Come ogni anno, Gabriele e Bianca andarono a cercare un vero albero da sistemare al centro della loro casa. Non avendo trovato nulla di adatto, tornarono a casa dove mamma e papà avevano preparato una bella sorpresa. Vicino al camino avevano sistemato due bellissimi alberelli spogli, con dei rami lunghi robusti e sottili. I due fratelli si guardarono e Bianca disse: “Non sono abeti, che cosa sono?” poi Gabriele aggiunse: “Non saranno mai degli alberi di Natale” e si chiusero in camera.
Un po’ viziati e abituati ad ottenere ciò che volevano, i due fratellini erano davvero indispettiti per la scelta dei genitori e non riuscivano ad essere felici, anche se stava arrivando il giorno secondo loro più bello dell’anno. Mamma e papà, durante la cena dissero ai bambini: “Provate a pensare al Natale in modo più profondo, non fermatevi alle apparenze, questi nostri alberelli ci riserveranno molte sorprese, vedrete”.
Ma nulla di quel che dicevano i genitori, poteva far cambiare umore Gabriele e Bianca che si sentivano tristi. A scuola non raccontarono nulla ai loro amici perché avevano paura del loro giudizio: due alberi spogli per Natale anziché un grande abete, chissà come li avrebbero presi in giro.
Nel pomeriggio tronarono a casa e videro una luce abbagliante provenire dall’interno, corsero a vedere cosa stesse accadendo e videro mamma e papà che stavano decorando gli alberelli con tantissime luci. Gli alberi erano bellissimi, c’era già più calore in casa, i bambini iniziarono a pensare che forse avrebbero comunque potuto addobbarli.
Il mattino seguente, al loro risveglio Bianca e Gabriele trovarono sull’albero due palline con un messaggio: “Siate generosi, aiutate chi ha bisogno, regalerete ad altri amici un tenero sogno”
I due fratelli, senza pensarci due volte, a scuola si comportarono in modo esemplare con i loro compagni e la sera avevano il cuore pieno di gioia. Il giorno dopo ancora trovarono sull’albero due angeli, con un messaggio: “Angeli bianchi con ali splendenti, rendano i bimbi più sorridenti”. Anche in questa occasione i due fratellini fecero di tutto per rendere felice qualche amico, donando ciò di cui avevano bisogno: cibo e abiti nuovi.
Ogni giorno sugli alberelli trovavano qualcosa e questo proseguì fino al giorno di Natale, quando Bianca e Gabriele si svegliarono e videro in casa alcune scatole con i messaggi di tutti i bambini che avevano aiutato. Avevano generato una sorta di magia: una scia di aiuto reciproco, di generosità, di amore. Mamma e papà erano felicissimi e vedendo i figli sorpresi spiegarono: “Vedete bambini, eravate troppo viziati, troppo preoccupati a scegliere doni, avere tutto a disposizione. Questi alberi vi hanno insegnato che vivere poco alla volta un percorso rende più forti, le cose belle vanno costruite, condivise, apprezzate. Non ci si ferma alle apparenze, tutto va conosciuto e apprezzato. Questo Natale è davvero speciale perché ci ha reso più sensibili, più uniti e capaci di pensare al futuro con speranza ed entusiasmo”.
Gabriele e Bianca si guardarono, abbracciarono i lori genitori e poi iniziarono a leggere i messaggi dei bambini. Pensavano che quel Natale fosse davvero strano, niente pranzi con troppi amici e parenti, niente viaggi, niente regali troppo importanti, ma un dono speciale e prezioso era sicuramente nel loro cuore: l’amore, che riesce ad unire tutti, grandi e piccini, vicini e lontani. L’amore che trasforma in bellezza tutto e dona al mondo una magia che durerà tutto l’anno.
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