Nel bosco più profumato del mondo, sulle montagne più belle del mondo, vivono felici molti fiori che come ogni anno in primavera si danno appuntamento per rifiorire. Anche quell’anno, i primi fiori a lasciare traccia dei loro colori furono le primule.
La rossa Cleopatra mosse le sue foglie per sgranchirsi un po’. La bianca Nivea si strizzò gli occhi per guardarsi intorno e controllare che tutto fosse al solito posto.
La gialla Teodorina timidamente si schiuse, portando con sé il ricordo di lunghi pomeriggi trascorsi a dormire e sognare.
La viola Elena si posizionò al centro del cerchio. Matilde si presentò con sette starnuti dovuti alla sua terribile allergia alle querce.
A completare il girotondo di primule arrivò anche Aurora, quella arancione che aveva chiacchierato un po’ troppo con lo scoiattolo Fru Fru e per questo si presentò in ritardo suscitando agitazione e scalpore tra le altre amiche già pronte a farsi baciare dai primi raggi del sole di quella splendida giornata.
“ Oh, finalmente ora siamo al completo “ – disse Elena – “d’ora in poi si fermeranno tutti ad ammirare la nostra bellezza e sarebbe opportuno comportarsi bene, con garbo”.
In modo educato e composto, tutte le primule salutarono gli animali che passavano avendo cura di non muovere troppo i petali per non sciuparli.
La sera si addormentarono presto all’ombra del grande faggio e dormirono tutta la notte.
Al mattino si scambiarono carinerie e frasi gentili, poi pranzarono insieme con acqua fresca e gocce di rugiada. Un mattino, l’armonia e la pace scomparvero a causa di un fatto triste e strano! Cleopatra era stata calpestata purtroppo ed ora i suoi petali erano sciupati.
La povera primula era disperata e piangeva tanto forte che lo scoiattolo Fru Fru si destò e corse a vedere cosa fosse accaduto.
Nessuno sapeva spiegarlo: sembrava che qualcuno avesse scavato vicino alle radici della primula e che si fosse sistemato per la notte.
“ Io non mi sono accorta di nulla! “ – disse Cleopatra- “ Neppure noi” – aggiunsero le altre primule in coro.
Al tramonto le piccole erano preoccupate e si auguravano che non si ripetesse l’episodio.
Ma purtroppo, toccò a tutte, una per una ogni mattina si ritrovava sciupata e con la terra sollevata. Bisognava a tutti i costi prendere provvedimenti.
Lo scoiattolo Fru Fru ebbe un’idea: “Chiameremo il gufo Gigio! Lui di notte è sveglio e ci vede benissimo! Ci aiuterà a scoprire chi è tanto dispettoso con le belle primule!”. E così si organizzarono, il gufo fu sistemato in cima al faggio, in un punto in cui era facile sorvegliare.
Gufo Gigio quella notte vegliò costantemente, a mezzanotte sentì un rumore ed ecco svelato il mistero! Il mattino seguente radunò gli animali e spiegò a loro e alle primule l’ accaduto.
“È arrivata con uno zaino dal quale ha preso un piccolo badile, ha scavato vicino alle radici di Teodorina e con un salto si è sistemata nel buco, poi si è addormentata fino all’alba. Quando la notte iniziava a lasciar posto al nuovo giorno, lei ha messo il badile nello zaino, lo zaino sulle spalle ed è fuggita portandosi via una zolla di terra e trenta gocce di rugiada!”.
“ Lei chi ?” – chiesero tutti gli animali.
“ Lei è una primula come voi, ma ha un colore molto strano, è tutta marrone”.
“Una primula marrone!” – esclamò Nivea – “ Non ne ho mai vista una!”.
Così le amiche del girotondo colorato ringraziarono il gufo per l’ottimo lavoro svolto e decisero di provare a rimanere sveglie quella notte per conoscere la primula. In silenzio come se stessero dormendo, tutte le amiche tenevano gli occhi chiusi e i petali a riposo, ma in realtà erano sveglie ed attente ad ogni rumore che sentivano.
Verso mezzanotte dei passi delicati ma veloci si avvicinarono al grande faggio e si fermarono proprio lì, vicino a Matilde. Al primo tentativo di spostare un po’ di terra Aurora urlò: “Ferma, chi sei e che cosa stai facendo?”
Lo scoiattolo Fru Fru chiamò cento lucciole per vedere bene chi fosse la dispettosa!
La povera primula marrone rimase ferma a guardarsi attorno, un po’ stupita ed un po’ spaventata perché era stata scoperta. Ora dove avrebbe dormito? Chi l’avrebbe ospitata? Che pasticcio!
Cleopatra la interrogò:” Perché rovini le nostre radici e i nostri petali? Come mai nessuno ti conosce? Perché hai un colore così scuro?”
La piccola primula iniziò a raccontare la sua storia, sperando che potessero comprendere.
“ Tanto tempo fa vivevo in un bellissimo giardino ricco di fiori e piante. Avevo tre sorelle che mi prendevano in giro perché dicevano che sembravo di cioccolato. A poco a poco anche gli altri fiori iniziarono a pensare che non fossi carina e simpatica e fecero di tutto per allontanarmi. Io soffrivo e i miei petali si sciuparono, così il giardiniere mi portò in un altro posto, vicino ad un lago. Non stavo bene lì perché avevo bisogno di acqua fresca e rugiada, di terra soffice e amore. Così procurai uno zaino e un badile e scappai da quel posto, girando qua e là in cerca di fiori come me. Quando vi ho visto in questo bosco non ho potuto più allontanarmi, ma se mi fossi presentata temevo di non essere accettata a causa del mio strano colore!”.
Le primule erano dispiaciute e provavano tenerezza per la piccola nuova amica di cioccolato. Ma Elena disse:” Ci dispiace, però non possiamo permettere che tu rovini la nostra bellezza! Dovrai trovarti un altro posto in cui restare!”.
Triste e silenziosa la primula si allontanò. Le notti che seguirono furono tranquille, la primula non era più tornata. Nivea però si sentiva un po’ in colpa: “L’abbiamo cacciata, lei è un fiore come noi, avremmo potuto stringerci e farle un posticino. Non deve essere bello stare soli e sentirsi disprezzati! Noi siamo amiche e siamo fortunate, ma se fossimo al suo posto come ci sentiremmo? Siamo state egoiste e crudeli!”
Il mattino seguente, d’accordo con tutte le primule, lo scoiattolo Fru Fru andò in cerca della primula cacciata. Ispezionò ogni angolo del bosco e sotto un cespuglio di more finalmente la trovò: “Ehi, piccola primula, le tue amiche ti chiedono scusa e desiderano che tu ritorni tra loro, ti faranno un posticino per stare comoda. Potrai restare per sempre!”
“Dici sul serio? “– rispose sorpresa la primula. Era talmente emozionata che non riusciva a contenere la gioia. Iniziò a muovere i petali in su e giù, avanti e indietro. Le foglie sembravano sorridere e la cosa più sorprendente era che i suoi petali emanavano un nuovo strano profumo, come di CIOCCOLATO!
Raggiunse in fretta le altre primule che le avevano preparato un posto proprio al centro del cerchio fiorito, perché felici di aver trovato una nuova amica così profumata.
“Sono felice, grazie care primule, mi avete restituito gioia e sorrisi!”.
Tutte erano felici perché ogni giorno il sole le scaldava, la rugiada le bagnava e gli animali le guardavano con ammirazione. Lo scoiattolo Fru Fru divenne il custode ufficiale delle primule fiorite.
Chi passava non resisteva alla tentazione di fermarsi ad ammirare i meravigliosi fiori e annusare il gradevole profumo di cioccolato della nuova amica che fu chiamata Pralina.
Quel che inizialmente sembrava triste, divenne il prezioso dono della piccola primula, felice più che mai di aver finalmente trovato tanti amici e un posto sicuro in cui restare!
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