Silviastrocche - Silvia Ferrari

Autrice / Educatrice

La Merla 2.0

150 150 Silvia Ferrari
  • Al centro di un parco, c’era un grande albero arancione. Era bellissimo anche se ormai spoglio perché era inverno, i suoi rami erano robusti e rivolti verso il cielo. Sembrava volessero raggiungere le nuvole.

 

  • Viveva su quell’albero una famiglia di merli bianchi. I piccoli nel nido avevano molto freddo, la neve e la pioggia cadevano ogni giorno. Era il 29 di gennaio e mamma Merla sperava che uscisse il sole a sciogliere tutto il ghiaccio.

 

  • “Mamma ho fame” disse il piccolo merlo. Allora il papà decise di volare in cerca di cibo. Ma la neve lo rallentava, così  tornò al nido senza nulla da mangiare quando ormai era buio.

 

  • I merli si strinsero tutti vicini in quella gelida notte e il mattino, papà merlo propose alla mamma di cercare un riparo più caldo mentre lui sarebbe volato lontano in cerca di cibo e sarebbe tornato entro tre giorni. La Merla e i piccoli volarono nonostante la neve  e si fermarono sul davanzale della finestra di una scuola.
  • Appena i bambini e la maestra videro i merli bianchi, li fecero entrare e prepararono in un angolino un soffice nido con cartoncino, paglia e stoffa. Era il 30 di gennaio e nevicava tantissimo, i merli restarono al riparo nella classe di quei bimbi che erano stati tanto generosi.

 

  • Durante la notte, i merli più piccoli si erano svegliati e volando avevano fatto cadere alcuni bicchieri, qualcosa si era rovesciato nel nido ma per fortuna nessuno si era ferito. Il mattino seguente, il 31 gennaio, la mamma si svegliò e notò qualcosa di strano. Uno, due, tre, quattro merli neri, tutti neri. Cosa era accaduto?

 

  • Tutti i merli, compresa la mamma erano neri, nel nido, c’erano dei bicchieri vuoti, sporchi anch’essi di nero, gli stessi che i merli avevano fatto cadere con il loro volo durante la notte. Arrivarono in classe la maestra e i bambini e videro tutti gli uccellini neri. “Oh, ma guarda!” – esclamò una bimba – “Sono caduti i bicchieri di tempera nera proprio nel nido dei merli, ora sono tutti neri e non più bianchi!”.

 

  • Mamma Merla era preoccupata perché pensava che il papà non li avrebbe riconosciuti. La maestra ebbe un’idea, propose ai bimbi di ritrarre  quei bellissimi merli neri, per creare una vera e propria mostra  che tutti avrebbero potuto ammirare.

 

  • Aveva smesso di nevicare, un tiepido sole scaldava i vetri delle finestre, i merli attendevano il ritorno del papà. Finalmente lo videro arrivare. “Siete voi piccolini, e c’è anche la mamma!” Papà merlo li aveva riconosciuti anche se erano neri, si strinsero in un abbraccio e anche le sue piume si colorarono di nero.

 

  • I merli salutarono i bambini e la maestra, volarono di nuovo al loro nido con paglia e stoffa che erano stati donati da quella classe di bimbi generosi.

 

  • In primavera, nacque un nuovo piccolo merlo e le sue piume erano nere! Tutti gli uccellini volarono vicino all’albero arancione per dare il benvenuto al nuovo arrivato e la Merla disse: “D’ora in poi i merli saranno neri e ricorderanno a tutti la generosità, la condivisione e l’aiuto!”

 

Ricordi e futuro

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Come ogni anno eccoci al giorno

in cui gli ebrei non fecero ritorno,

triste la sorte, atroce il finale

occhi ormai chiusi da tutto quel male.

 

Piccoli e grandi studiamo la storia

che resta viva nella memoria,

per ricordare all’umanità

che ogni persona ha una dignità.

 

Passano gli anni e il ricordo resta

di quella guerra, di quella tempesta,

riscriveremo un nuovo futuro

che sia complesso, ma lieto e sicuro.

Il nome

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Ecco la mappa del nome. Seguendo le indicazioni, gioca in classe a scrivere tanti nomi, poi componi insieme a loro un cartellone.

Buona creatività!

il nome

Il testo descrittivo

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Con l’aiuto della mappa, scrivi un testo descrittivo e arricchisci con aggettivi!

 

Epifania

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Tanti dolcetti per grandi e piccini

calze già appese in tutti i camini,

vien la Befana e con  allegria

tutte le feste si porta ormai via.

 

L’Epifania è una grande occasione

perché ricorda l’apparizione

del Bambinello ai Magi d’Oriente

e in questo mondo a tutta la gente.

 

Così  quest’anno voglio augurare

che ci sia tempo per fare e donare,

tempo per vivere serenamente

perché arrabbiarsi non vale niente.

 

Auguro tempo per riscoprire

belle emozioni e parole da dire

e in ogni cuore l’Epifania

renda la vita una vera magia.

Ricordo – percorso giornata della memoria

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Insieme ai bambini, ai ragazzi, leggere e commentare la poesia;

scrivere su un foglio le parole che colpiscono e trovare significato storico e collegamenti;

realizzare un campo, con due parti: una dedicata agli uomini e alle donne del ricordo, in quel lontano freddo inverno, una parte dedicata alla condizione degli uomini e donne oggi;

preparare un cartellone con  alcune riflessioni rispetto allo sterminio degli ebrei e ai comportamenti  che oggi possono essere definiti di discriminazione.

 

 

Calendario dell’Avvento

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Avvento 2021 

1 Dicembre

Come lo scorso anno, dal 1 al 24 dicembre propongo il calendario dell’Avvento, un modo per creare o riscoprire legami e atmosfera.  Raccontare un po’ di noi serve a condividere, ci fa sentire uniti e ci aiuta a compiere riflessioni importanti, magari per star meglio con noi stessi e con gli altri.

Per questo primo giorno ti regalo una poesia dedicata al mese di dicembre, leggila e dimmi se c’è una poesia di Natale che ricordi  con affetto.

https://www.silviastrocche.it/dicembre-arriva/

 

2 Dicembre

In questa  mattina di dicembre  l’aria frizzante si fa sentire. Ricordo la mia infanzia a correre e giocare nei prati freddi e ghiacciati, con il  naso rosso ma con la gioia di trascorrere del tempo all’aria aperta in attesa del Natale. Mi sembrava di essere in un mondo magico! Ora non sempre trovo il tempo e la volontà di uscire a passeggiare ma dovrei farlo per rigenerare il corpo e la mente…

Ora dimmi, ti piace camminare o correre all’aria aperta a contatto con il paesaggio natalizio?

maggiori informazioni

La Vigilia di Natale

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È la Vigilia e  brilla una stella

illumina un angelo attento a guardare:

“Chi guardi laggiù, la  cosa più bella?”

E l’angelo dice : “Persone da amare”.

 

Parenti, amici, un figlio, una figlia

la stella risplende di luce dorata,

l’angelo osserva l’ amata famiglia

e un dolce calore la rende beata.

 

Natale riscopre le tante emozioni

la gioia, i sorrisi, la malinconia,

la vita continua e regala canzoni

ognuno riscrive la sua melodia.

 

Natale è una stella che brilla lontano,

è un angelo sempre attento a guardare,

Natale è il calore che tiene per mano

e verso il futuro ci fa camminare!

 

Buon Natale

 

 

 

La pecorella rossa da colorare

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Leggi la storia La pecorella rossa, poi scarica QUI l’illustrazione realizzata da Simona Aiolfi  da colorare:

La pecorella rossa da colorare

 

Buon Natale!

 

 

La pecorella rossa

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Un gregge di pecore aveva dato il benvenuto  a tanti cuccioli vivaci e desiderosi di conoscere il mondo. Con il passare dei mesi, le pecorelle avevano imparato a muoversi con il gregge, a mangiare e a giocare nei campi. Un giorno, mentre stavano passeggiando in un campo lontano dal solito territorio, le piccole pecore videro in lontananza un animale rosso, stranissimo e si avvicinarono per capire chi fosse. Giunti vicino a quella creatura, videro che si trattava di una pecora proprio come loro. “Una pecora rossa – disse qualcuno – che stranezza è mai questa?”

“Sarà caduta in un barattolo di vernice, oppure avrà mangiato troppa marmellata di fragole” – aggiunse qualcun altro.

La pecorella rossa si voltò per allontanarsi, ma un gruppetto di pecore  si strinse intorno a lei e iniziò a ridere, a spingere fino a farla cadere nel fango. Poi scapparono via tra mille risate.  La pecorella era tutta sporca, così si diresse verso il ruscello per lavarsi e mentre camminava pensava che forse le altre pecorelle avevano ragione, forse il suo colore era il frutto di un incidente. Si sentiva l’animale più strano del mondo e si nascondeva per non farsi vedere.

I mesi passavano e tornò come ogni anno il mese di dicembre, dedicato ad una grandissima fiera. Vicino al prato in cui era solita fermarsi, passavano mercanti, venditori ambulanti, animali di ogni specie per partecipare alla grande fiera.

La sera del 24 dicembre però, il cielo aveva le stelle molto luminose e la piccola pecorella rossa camminò così tanto che si ritrovò in un posto che non conosceva. Insieme a lei c’erano molte persone con i loro animali, continuavano a correre  in cima a una collina e dicevano: “È nato, è nato il Bambinello!”

La pecorella rossa andò con loro, si avvicinò ad una grotta e vide un Bambino avvolto in fasce, era appena nato e con lui  c’erano la mamma, il papà e alcuni animali che cercavano di tenerlo al caldo. Tutti parlavano di un Bambino speciale, un Salvatore.  La pecorella era felicissima di essere parte di quell’evento così importante e aveva notato che nessuno la prendeva in giro. Anzi, ad un tratto un pastore le disse: “Vieni qui vicino, scalda anche tu Gesù Bambino con questa bellissima lana colorata, rossa come il calore, l’amore, l’amicizia, come il cuore!”.

La piccola pecorella non poteva crederci, lei, che si era sempre nascosta, ora aveva un compito così grande! Lei, derisa e umiliata da tutti gli animali. Ora tutti la guardavano e sorridevano, grati per il calore che serviva a riscaldare il Bambino Gesù.

Dopo alcuni giorni, la famiglia partì per raggiungere un altro luogo e la pecorella fu accolta nel gregge del pastore che l’aveva notata la notte di Natale, dando valore alla sua diversità e riuscendo a renderla speciale. Passando tra i campi, incontrarono altre pecore e chi l’aveva sempre presa in giro l’aveva riconosciuta. Ora invece di scherzare, tutti gli animali  la guardavano con rispetto e ammirazione, perché si parlava di lei come la pecorella rossa che aveva scaldato il Bambino Gesù e aveva donato un nuovo colore al Natale!

                           Illustrazione di Simona Aiolfi