Silviastrocche - Silvia Ferrari

Autrice / Educatrice

Estate in montagna

150 150 Silvia Ferrari

Amo l’estate al fresco sui monti

tra passeggiate e corse sui ponti,

dolce il mattino ma fresca la sera

ecco  l’estate in cui tutto si avvera.

 

Boschi coperti di funghi e di more

foglie stellate o a forma di cuore,

case di legno con fate e folletti

lunghi sentieri sovrastano i tetti.

 

Acque argentate in molti ruscelli

fiori e animali sempre più belli,

poi tra le vette che toccano il cielo

passan le nuvole senza alcun velo.

 

Io mi rilasso, son molto  felice

ascolto il cuore e ciò che mi  dice:

gioia, speranza, riposo e armonia

l’estate in montagna è vera magia!

Estate al mare

150 150 Silvia Ferrari

Tempo d’estate e di vacanze

tante valigie in tutte le stanze,

formine, palette, sabbia e secchiello

io mi diverto e faccio un castello.


Faccio un castello con la famiglia

tre torri grandi e una conchiglia,

scavo un fossato e aspetto le onde

che riempion d’acqua  buche profonde.


Buche profonde come il bel mare

che starei ore ad ammirare,

ma non resisto e faccio un bel tuffo

nel blu dell’acqua dimentico tutto.

Dimentico tutto e gioco felice

ascolto quel che il cuore mi dice:

l’estate porta gioia infinita

viva la spiaggia, il sole e la vita!

Ciao amici della classe quinta

150 150 Silvia Ferrari

Cari bambini sono la scuola

colei che da anni vi consola,

siete arrivati molto piccini

timidi, allegri, belli e carini.

 

Vi ho visto crescere con allegria

siamo stati qui in compagnia,

tanti argomenti avete studiato

un po’ di tutto avete imparato.

 

Mi raccomando abbiate cura

di ogni esperienza passata e futura,

così la fortuna ed il coraggio

vi allieteranno nel nuovo viaggio.

 

Voi a settembre distanti sarete

un’altra scuola conoscerete,

nei vostri cuori io resterò

e per sempre vi ricorderò!

 

 

 

 

 

L’ultimo giorno di scuola

150 150 Silvia Ferrari

L’ultimo giorno di scuola è arrivato

l’anno è  passato tutto d’un fiato,

tante emozioni abbiamo provato

dalle esperienze abbiamo imparato.

 

Ogni momento è servito a capire

che nella classe c’è molto da offrire,

tanti gli sguardi  tra dubbi ed errori

che ci hanno reso tutti migliori.

 

Cogliamo i giorni dell’anno passato

perché preziosi ci hanno insegnato

che con tenacia e delicatezza

la vita a scuola è una vera bellezza.

 

Per tutti sia tempo di riposare

così potremo ricominciare

un nuovo anno più grandi e felici,

più competenti e sempre più amici!

 

Ora ci aspettano mesi di svago

a casa, al mare, montagna o lago,

ma ogni esperienza ci regalerà

giorni felici in gran quantità!

 

Buone vacanze 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Grandi risorse e competenze a fine anno scolastico

150 150 Silvia Ferrari

Gli argomenti che sono stati sviluppati nel corso di questo anno scolastico così travagliato e per certi aspetti faticoso, hanno consentito sia ai miei alunni che a me di approfondire alcune tematiche legate al raggiungimento delle competenze.

Una delle attività conclusive di lingua italiana, storia, educazione civica è stata la realizzazione del curriculum dello studente, con una rilettura adeguata ad una classe quarta della scuola primaria. Insieme agli alunni ho elaborato una traccia che tutti hanno  compilato a casa in autonomia. Ho chiesto poi di arrivare in classe con un abbigliamento elegante per la presentazione di  un loro progetto del  recente passato e volto al futuro  (avevano come accessori anche cravatte, borse, collane e scarpe con i tacchi!). È stato molto interessante ascoltarli perché i bambini hanno dimostrato di avere grandi risorse e di saper coinvolgere tutti i compagni che si sono sentiti motivati a porre domande per soddisfare tutte le curiosità, con estremo rispetto gli uni verso gli altri.

Con molta determinazione ed entusiasmo, ognuno ha elencato le scuole, le classi frequentate fino ad ora, le varie attività, i progetti svolti nell’anno scolastico, eventuali partecipazioni a concorsi promossi dall’Istituto e per finire uno sguardo al futuro con la spiegazione delle idee creative legate alla   professione che sognano di intraprendere da grandi. Da qui tante considerazioni legate agli studi necessari per raggiungere l’obiettivo, alle risorse materiali da utilizzare, alle persone coinvolte e alla motivazione che aveva suggerito la loro scelta.

Si sono così incrociati tanti discorsi di educazione civica riferiti alla legalità, all’ ambito giuridico, all’importanza del rispetto di diritti e doveri dei cittadini, alle regole, alla tutela delle minoranze, alla salvaguardia dell’ambiente e degli animali, alla  tecnologia come fonte di innovazione e crescita personale e professionale.

Tanti gli aspetti che hanno permesso a noi tutti di riflettere, di portare esempi carpiti  dalle nostre esperienze quotidiane, di vedere il futuro con entusiasmo e fantasia, lasciando perdere ciò che non funziona, ma provando a trovare soluzioni immediate per attivare da subito, nel nostro piccolo, comportamenti sostenibili e generativi.

Ogni nostro gesto, ogni percorso familiare e scolastico, se proposto con cura, passione e determinata consapevolezza, contribuisce a migliorare la  qualità della vita e delle relazioni, senza le quali nessuno potrebbe rinnovarsi, riscoprirsi e sentirsi parte attiva nel mondo.

Questo importante incrocio didattico, educativo, storico e culturale, è indispensabile per il raggiungimento  delle competenze; rappresenta un modo innovativo e creativo di intendere la scuola, che oggi è luogo e spazio non solo fisico ma soprattutto emotivo e sociale.

Il cielo di panna montata

150 150 Silvia Ferrari

Il cielo di panna montata,

è apparso con candide nubi

e l’anima si è trasformata

da triste a felici tripudi.

 

Tra gli alberi e i dolci sorrisi,

nel blu di una calda giornata

osservano e ammirano i visi

il cielo di panna montata.

 

Scompare così la tristezza,

ritorna soltanto allegria

e nella sua delicatezza

il cielo mi sembra poesia.

 

Bambini e ragazzi guardate,

il cielo è di panna montata.

Tra studio, matite e  risate

per  tutti sia lieta giornata!

 

 

 

 

 

 

 

 

La mamma sempre

150 150 Silvia Ferrari

Lo sguardo intenso sul suo bel viso

un buon profumo che avvolge il giorno

la mamma sempre con il sorriso

illumina tutto ciò che sta intorno.

 

Dona la vita, mi tiene per mano

lei mi accompagna in ogni momento

la mamma sempre mi porta lontano

e nel mio cuore fiducia sento.

 

Unica al mondo sa regalare

tante emozioni e fatti  vissuti,

la mamma sempre sa valorizzare

doni  e risorse dei figli avuti.

 

Che sia vicina oppure distante

la mamma sempre resta nel cuore,

la sua presenza in ogni istante

è colma di un infinito amore.

 

E questo è immenso, incondizionato

la mamma sempre è un porto sicuro,

il mio rifugio presente e passato

dentro i suoi occhi si specchia il futuro.

 

Grazie per quello che ho ricevuto:

affetto, salute e ali di fata,

la mamma sempre con gesto arguto

sa rallegrare ogni giornata.

 

Tra  il grande amore e la dedizione

ci sono   passione e complicità,

la mamma sempre presta attenzione  

 con energia e disponibilità.  

 

Con un abbraccio caldo e sincero

la mamma sempre mostra coraggio,

il tempo scorre e senza mistero

lei non risparmia un consiglio saggio.

 

Tra le parole di una poesia

la  mamma sempre si fa trovare

 subito appare una  grande magia

perché è la mamma … tutto può fare!

 

 

 

 

 

Verbi per creare !

150 150 Silvia Ferrari

Per ogni verbo scrivi il modo e il tempo  poi scegline 10 e scrivi le frasi che ti piacciono di più ! 


SPLENDEVA
CHE IO SIA STATO
IO ERO STATO
SCRIVERESTI
IO AVREI AVUTO
IO AVEVO PARLATO
È PARTITO
DORME
VAI!
IO HO AVUTO
NOI ERAVAMO
IO PARLO
HAI AVUTO
IO EBBI
HA
IO AVRO’ CREDUTO
CHE IO FOSSI
IO AVEVO
CHE TU AVESSI
IO AVEVO MANGIATO
EGLI AVREBBE CREDUTO

Quale verbo servirà?

150 150 Silvia Ferrari

 

1) Domani ……… la carbonara.

2) L’anno prossimo   ………    in quarta.

3) Noi    ……….    una gita al mare.

4)  Ieri sera      …..,,,,,,,,,   il tramonto.

5)  Domani alle 10:00 ……..  volare un aquilone.

6)  Tempo fa ……….   l’arcobaleno.

7)  Ora    ……….  in giardino con i miei fratellini.

8) Ieri sera …………    un panino.

9) La mia squadra tra due anni ……….  il campionato.

10)  La mamma ………. i vestiti.

11) Oggi …………   al parco.

12)  Domani Maria   ……….   un libro.

13) Nel mese di giugno ……  la scuola.

14)  Tanto tempo fa  ……….   un giro in bicicletta.

15)  Il gatto   ………     sul tetto e ……….  da lontano il suo amico Gino.

Inaspettate fragilità

150 150 Silvia Ferrari

Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”

è la celebre frase del Canto XXVI dell’Inferno nella Divina Commedia quando  Dante incontra  Ulisse . Egli ora  si trova nel girone dei fraudolenti, a causa dei suoi innumerevoli inganni, ma la visione dantesca offre uno slancio di positività, che mi porta a riflettere sulla condizione sociale attuale.

Secondo Dante, Ulisse non tornò a casa ma continuò a viaggiare in mare, spingendosi fino alle colonne d’Ercole considerate il limite oltre il quale nessun uomo aveva mai viaggiato. Aveva rivolto ai suoi compagni quelle parole sopra citate e li  invitava  a continuare il viaggio insieme a lui, senza timore, per raggiungere e conoscere altri luoghi.

Oggi noi adulti dove ci spingiamo per raggiungere la conoscenza? Ci areniamo e viviamo in modo passivo oppure proseguiamo il nostro viaggio alla ricerca di saperi sempre più ampi? Gli ambienti sociali, scolastici e professionali ci parlano di competenze da acquisire, per diventare cittadini del mondo, dare valore a regole, culture, al patrimonio artistico del nostro territorio, alla cittadinanza digitale.

Mentre la scuola è chiamata a svolgere percorsi di apprendimento trasversali volti a raggiungere queste competenze, molti adulti sembrano fermi, ancorati alle conoscenze del passato, perché si sentono presumibilmente completi e non si accorgono che questo restare fermi non stimola i bambini e ragazzi, ma anzi li rende vuoti e insicuri. La società cambia, evolve, si modifica in continuazione e gli adulti non possono fermare la loro sete di conoscenza, ma continuare ad acquisire competenze  per formare i giovani. Devono insegnare, imparare e coinvolgere con l’esempio di chi collabora, viaggia  e riesce a raggiungere gli obiettivi che  si pone. Solo unendo le competenze e acquisendone di nuove, la nostra società si trasformerà da liquida (Z. Bauman) a solida con basi sicure.

Questo non significa avere percorsi facili, ma usare l’incertezza per continuare a scoprire con coraggio e sacrificio ciò che serve per costruire un futuro migliore. Bauman ha affermato che “l’incertezza è l’unica certezza” proprio perché un’apparente fragilità nasconde molti modi di risolvere problemi, trovare diverse soluzioni.

Essere preparati di fronte all’imprevisto, continuare a formarsi per cambiare insieme alla società è il modo migliore per rafforzare la nostra esistenza, minacciata spesso dalla pigrizia mentale o dal desiderio di apparire. Questo  ci impedisce di inseguire la “virtute e canoscenza” di Ulisse, ci impedisce di essere punti di riferimento.

Possiamo cambiare prospettiva e donare al futuro una nuova speranza, viaggiando prima di tutto dentro noi stessi e scoprire la bellezza e la potenzialità dell’essere umano. Diamo quindi valore alla nostra esistenza, con responsabilità e creatività recuperiamo quel coraggio che spesso manca agli adulti, quello che serve da esempio ai giovani, che li motiva, li fortifica, li rende indipendenti e autonomi, nel loro viaggio colmo di incertezze ma di altrettante infinite possibilità di successo.