Silviastrocche - Silvia Ferrari

Autrice / Educatrice

Fantasia in poesia

150 150 Silvia Ferrari

Questa mia breve, strana poesia

è la più insolita che ci sia,

parla di tutto o forse di niente

parla di ciò che pensa la gente.

 

Ci son parole in rima baciata

che danno senso alla giornata,

sì, la poesia è proprio questo

la fantasia farà tutto il resto.

 

Così mangiando pasta e polpette

tutte le rime saran perfette

conosceremo nuove parole

che gireranno in tutte le scuole.

 

Ma nelle scuole ci son bambini

che son preziosi più di zecchini

e sanno bene che la fantasia

è una stupenda e strana magia!

 

 

 

 

 

È domenica

150 150 Silvia Ferrari

Solo, il tiepido sole accarezza il paese,

quasi immobile e cauto in questo giorno di festa.

È domenica,

nel cuore ci sono  prudenza,

timore e incertezza.

La famiglia si stringe intorno alla tavola imbandita, timidi sorrisi  e preghiere.

È domenica,

ma nel cuore finalmente un raggio di quel sole tiepido giunge a scaldare.

La famiglia sorride al nuovo giorno unita e con amore,

con la preghiera che si diffonde e lascia messaggi di pace e speranza!

L’Autunno è ritornato

150 150 Silvia Ferrari

Caro Autunno sei ritornato

ed il mondo sembra dorato,

le tue foglie son colorate

da noi tutti molto amate.

 

Gialle e rosse come il sole

verdi e arancio come viole,

poi marroni hai castagne

già nascoste tra montagne.

 

L’aria è fresca e delicata

dolce passa ogni giornata,

hai  camino  per scaldare

chi si vuole riposare.

 

Caro Autunno , ora beata

la natura è  addormentata

qualche  mese resterai

molta gioia ci darai!

 

 

 

 

Nonni magici

150 150 Silvia Ferrari

In un giorno tanto importante

voglio dedicarvi una poesia

breve, intensa ma emozionante

che parla d’amore e di magia.

 

Nonni carissimi queste parole

soltanto a voi son dedicate

le ho trovate in fondo al mio cuore

son le più belle mai pensate.

 

Mi regalate giorni speciali

siete presenti in ogni occasione

volo con voi su splendide ali

fatte di gioia e di emozione.

 

Grazie per tutti i nostri momenti

valori imparo con fantasia

voi siete sempre molto contenti

stare con voi è una vera magia!

 

 

Le avventure di Eva e Tommy … a scuola

150 150 Silvia Ferrari

La sveglia che suona, in bagno poi colazione, vestiti puliti, zaino pronto e inizia un’altra giornata a scuola! L’entusiasmo di Eva che frequenta la classe terza della scuola secondaria di primo grado, che bello rivedere gli amici dopo tanti mesi di assenza da quell’edificio che non è solo un luogo, ma è un posto speciale in cui ogni giorno si vive davvero.

Che dire poi di Tommy, che ha iniziato quest’anno il suo percorso alla scuola primaria … prima A, una classe ben fornita di bimbi curiosi ed esuberanti desiderosi di imparare e vivere esperienze uniche.

Ogni giorno al suono della campanella, Eva e Tommy con la mascherina indossata, come da disposizioni sanitarie, raggiungono le loro aule, nello stesso edificio ma distanti. Le classi accolgono banchi a distanza, durante l’intervallo nessuno si scambia giochi o materiale. Gli insegnanti provvedono a disinfettare, spiegare, dare indicazioni su come affrontare le giornate, disinfettare …

Per l’uscita dalla classe, è necessario registrare l’ora ed eventualmente se ci si incontra con qualche alunno di altre classi o insegnanti. Nei corridoi, una vera e propria segnaletica per indicare i vari percorsi, un ciao con la mano a chi si incontra sulla corsia opposta e via.

“Ma che scuola!” – pensavano in molti e a volte, ai due fratelli sembrava di essere su un altro pianeta, gli insegnanti controllavano tutto con molta più attenzione rispetto al passato, l’autonomia dei bambini aveva preso una direzione diversa rispetto a percorsi tracciati da esperienze di gruppo, di abbracci, di condivisione. A volte qualche amico si preoccupava per qualche starnuto di troppo. “Sarà il virus?” – tutti i bambini restavano in silenzio per un attimo, ma poi ritornavano a sorridere con l’innocenza e la consapevolezza di avere a che fare con qualcosa di ancora sconosciuto, ma che con le giuste attenzioni si poteva tenere a distanza. Parola impegnativa e purtroppo o per fortuna, ricorrente, distanza …

Eva restava ad un metro dalle sue amiche, anche per chiacchierare, passeggiare, ma questo non ostacolava il suo desiderio di condividere con Anna e Luna i suoi piccoli segreti. A volte pensava persino che la mascherina li avrebbe trattenuti ancora più al sicuro e le usciva un sorriso nascosto che si leggeva negli occhi.

Tommy soffriva un pochino perché per lui era ancora più difficile giocare senza mettere le sue mani vicino ad un amico, magari per far partire le macchinine per la gara sul circuito formato dai banchi uniti o sul pavimento. Allora aveva disegnato una macchinina su un foglio, l’aveva ritagliata e aveva suggerito agli amici di fare la stessa cosa, ognuno a distanza, ma vicini con pensieri, giochi e strategie.

Distanza che fa riflettere, ma che non allontana la voglia di fare, di interagire, di creare momenti e spazi d’incontro, rispettando le norme.

Distanza che non significa non fare, ma fare in un modo diverso, forse più creativo, essenziale ma entusiasmante, con la prospettiva di creare qualcosa di nuovo, di diverso.

Così, Eva e Tommy nelle loro classi, grazie anche all’educazione ricevuta in famiglia sulle norme comportamentali, vivono ogni giorno adattandosi alla situazione e cercando spunti e creatività per rendere ogni momento una fantastica avventura scolastica.

 

Settembre a scuola

150 150 Silvia Ferrari

Settembre è tornato dalle vacanze

e piano piano ritorna a  scuola

si aggira lento tra mille stanze

cercando affetto, una parola…

Dovrà prestare molta attenzione

c’è la distanza da rispettare

ai suoi amici darà un bacione

ma da lontano, senza rischiare.

Mesi passati a parlar di scuola

tanta la voglia  di cominciare,

forza , partiamo, il tempo vola

nuove esperienze da generare.

E gli studenti grandi o piccini

dimostreranno impegno e valore,

non più lontani, ma non vicini

staranno insieme per molte ore.

È una fortuna che gli insegnanti

per cui ci vuole molto rispetto,

abbiano  a cuore i loro studenti

e a loro volgano  tanto affetto.

Caro Settembre, sai che faremo?

Torniamo  in classe senza timori,

con il buon senso riprenderemo

per costruire sopra gli errori.

La nostra scuola non può mancare

e rinnovata guarderà avanti,

ogni studente vuol ritrovare

compagni, amici ed insegnanti.

L’anno scolastico lieto sia

e che non manchi mai un sorriso,

la scuola è il luogo in cui la magia

tutto trasforma in un paradiso.

La pazienza

150 150 Silvia Ferrari

La pazienza mi chiamò

tutto il giorno mi aspettò

verso sera poveretta

scappò via in tutta fretta,

ma il mattino si pentì

e tornò di nuovo qui…

Finalmente mi trovò

e con calma mi parlò

io rimasi ad ascoltare

quel che avrei dovuto fare.

Diventammo grandi amici

e ora siamo più felici !

Ferragosto

150 150 Silvia Ferrari

Tra il mare azzurro e sentieri montani

in luoghi ameni vicini e lontani

è Ferragosto che ha tradizione

dalla più antica romana regione.

 

Questa  gran festa fu istituita

per celebrare il riposo e la vita,

il primo del mese era in passato

ma il Cristianesimo data ha spostato.

 

Così da allora il quindici  Agosto

c’è una gran festa in ogni posto

per l’Assunzione e per riposare

se  siamo a casa, ai monti o al mare.

 

Anche se  è breve questa vacanza

è per noi tutti di grande importanza

il Ferragosto con gioia e stupore

segna il riposo del corpo e del cuore.

 

Un giorno magico da dedicare

ai bei momenti  da ricordare

con la famiglia o insieme agli amici

che questa festa ci renda felici!

Buon Ferragosto

Silvia Ferrari

Il valore delle parole

150 150 Silvia Ferrari

L’estate è ormai iniziata da molto e invita tutti a trascorrere giorni all’insegna del riposo e del divertimento dopo un periodo di lavoro intenso. In questi giorni, con molte persone ci si augura  buone vacanze sperando in  una  ripresa migliore rispetto ai mesi passati, che hanno avuto un peso psicologico, economico e sociale da non sottovalutare. Anche le parole  hanno un peso importante e sempre più spesso le persone dedicano messaggi sinceri a pochi amici scelti tra tanti, quelli veri, di cui ci si può fidare. Per me è sempre piacevole entrare in contatto con chi mi sta più vicino, ma poi trovo parole anche per altre persone e loro per me, grazie ad un legame morbido ed affettuoso che spesso lascia il segno.

Ci sono parole da dedicare a pochi e ci sono parole da scrivere o dire a persone che pur non rientrando nella stretta cerchia di amici o familiari, vivono con noi ogni giorno e con cui intrecciamo rapporti di lavoro, trascorriamo il tempo libero, oppure che abbiamo incontrato sul nostro cammino.

Alcuni giorni fa ho ricevuto il messaggio di una ragazzina, un tempo mia alunna: “Ciao Silvia, come stai? Sono in montagna e ti ho pensato spesso. Sai perché?  Se guardo i fiori ricordo la gioia e la fantasia quando li descrivevi a scuola e noi lì incantati ad ascoltare ed immaginare il loro profumo. L’acqua del ruscello poi … chissà dove stava andando e quanti amici avrebbe incontrato. Passeggiare con questi pensieri è stato ancora più bello e anche  mia mamma parlava con gli alberi ( non so cosa abbia  chiesto). La fantasia è contagiosa, come dici tu.”

Le parole di questa ragazza, mi hanno fatto piacere e mi hanno fatto riflettere su come sia importante donare frasi  agli altri, ad amici, familiari, conoscenti e nel mio lavoro di insegnante ai bambini , ai ragazzi  e ai loro genitori.

Non si tratta solo di parole, ma di sentimenti, di emozioni, di fantasia e creatività che, non mi stancherò mai di dirlo, alimentano la vita di ognuno di noi rendendola unica e straordinaria, consentendoci di vedere sempre il lato positivo, anche se a volte non sembra possibile.

Spesso ci sono parole che arrivano inaspettate e trovano spazio per entrare nei pensieri e nel cuore da chi le dice a chi le ascolta procurando una sensazione di gioia che resta. Mi ha colpito ed emozionato il modo in cui, con naturalezza e profondità, la mia ex alunna ha voluto raccontarmi la sua esperienza, ricordando il valore delle parole sentite da bambina e riutilizzate da grande.

Spero di continuare a trasmettere entusiasmo ma soprattutto emozioni con le mie parole e  di riceverne sempre molte,  così potremo dipingere ogni momento con i colori della fantasia e rendere la realtà splendente ed emozionante.

Silvia Ferrari

Poema preistorico

150 150 Silvia Ferrari

All’origine del mondo

nulla c’era sullo sfondo,

solo una gigante palla

rossa, arancio, verde e gialla.

 

Il Big Bang l’ha poi scoppiata

e la Terra si è formata,

Paleolitico è iniziato

e con lui anche l’uomo è nato.

 

Primo ominide scavato

fu di donnna ritrovato

lei sa correre e scappare

e col pollice afferrare.

 

Homo Habilis appare

lui che cosa potrà fare?

Con un po’ d’intelligenza

crea utensili da scienza.

 

Homo Erectus ha scoperto

l’elemento a cielo aperto:

caldo fuoco per scaldare

cucinare e illuminare.

 

L’homo Sapiens ha viaggiato

perché il clima era cambiato

prima  caccia e  poi cucina

grandi mucche o selvaggina.

 

Donne san cucir vestiti

con attrezzi più appuntiti,

nelle grotte che stupore

i disegni  ed il colore.

 

Col  Neolitico però

tutto quanto poi cambiò

pietra, ferro e la natura

regalò l’agricoltura.

 

Fu così che piano piano

prima il cranio poi la mano

l’uomo con l’evoluzione

migliorò la situazione.

 

Oggi tutti noi sappiamo

perchè a scuola lo studiamo,

tutti questi avvenimenti

ci hanno reso più sapienti!