Bartolomeo era un pescatore ed ogni giorno andava in mare con la sua barca per pescare molti pesci e poterli vendere. Era il suo lavoro, gli piaceva perché amava il mare, il suo profumo e il rumore delle onde. Amava la sua barca che era grande, verde e arancione. Tutti i giorni molto presto, il pescatore lasciava il porto e navigava in mezzo al mare in cerca di pesci da poter vendere al mercato.
SAPORI DI NATALE
Tra i sapori genuini
c’è qualcosa di gustoso,
pasta e doni più piccini
tutto sembra appetitoso.
Questa terra offre ogni anno
riso ed altri caldi doni,
ma non proprio tutti sanno
quanto questi siano buoni.
E così, semplicemente,
tanti auguri ti facciamo
poi speriamo vivamente
sia gradito ciò che offriamo!
Con il riso, il pane e l’olio
che qui insieme ti doniamo
ci sia pace e non la guerra
se con gioia li gustiamo.
Il Natale porti amore
e speranza in tutti i cuori
ogni giorno sia migliore
per scoprir nuovi tesori.
Tanti auguri di Buon Natale e sereno anno nuovo!
Silvia Ferrari
A NATALE CON AMORE
Natale è una giornata molto speciale
si ricorda una nascita particolare.
Gesù che entra nel nostro cuore
e porta a tutti pace e amore!
Con la famiglia staremo uniti
faremo festa, con canti e miti.
E certamente in ogni momento
Il nostro cuore sarà contento!
Anche gli amici di altra credenza
hanno rispetto e molta pazienza.
Ma cosa rende il mondo speciale
se non per tutti sarà Natale?
L’amore immenso del nostro cuore
niente più lotte, viva l’amore!
BUON NATALE
Silvia Ferrari
Ci fu un tempo in cui a Natale
oro puro si donava
e nessuno si curava
di pensare a ciò che vale.
Con il cambio della luna
molte cose son diverse
tra regali e cose perse
a te un dono di fortuna.
Vale forse più dell’oro
di ricchezze assai costose
di pellicce un po’ sfarzose
è l’amore il gran tesoro.
Buon Natale dal mio cuore
siano liete le giornate,
tra i gli amici e le risate
ci sian sempre affetto e amore!
Tanti auguri di Buon Natale e sereno anno nuovo!
Silvia Ferrari
Un giorno il leone Lino, la tigre Tortina e la giraffa Gina decisero di fare una gara per stabilire chi di loro fosse più veloce. Si prepararono vicino alla linea di partenza e gli altri animali si erano avvicinati per vedere la mitica corsa. Ognuno dei tre, pensava di essere più veloce degli altri e partirono convinti di vincere. Alla prima curva però, la tigre Tortina inciampò in un ramo di un albero caduto a terra.
Dopo un periodo di belle vacanze
eccoci tutti ad aprire le danze,
tra i banchi di scuola siete tornati
e agli insegnanti siete mancati !
Questa è la terza, che cambiamento,
vivremo insieme ogni momento
impareremo con tanta allegria ,
perché la scuola è una vera magia.
Tanto l’impegno che vi chiederemo
ma sempre uniti ci divertiremo,
non mancheranno sorrisi e allegria
tanto entusiasmo e tanta energia.
Forza bambini, allora iniziamo
ed una cosa insieme facciamo:
un forte applauso per ricordare
che siamo felici di ricominciare !
Isidoro era un simpatico istrice da sempre innamorato di Ipazia, che viveva con lui e con tutti gli altri ricci del bosco. Ogni mattino, le portava un fiore profumato, alcuni semi per colazione e foglie fresche su cui sdraiarsi a riposare. maggiori informazioni
Immersi nell’oscurità di una grande città, vivevano felici tantissimi folletti, fate colorate e maghetti pazzerelli. Le loro case erano state costruite nel profondo della terra sotto la città, perché nessuno delle persone comuni voleva credere alla loro esistenza. Passavano le giornate vicino ad una sorgente che nasceva direttamente dal cielo e finiva nella fantasia di ogni bambino. Esisteva però una festa speciale che parlava proprio di queste creature e per cercare di appartenere al loro mondo almeno per una notte, le persone comuni si mascheravano come loro. Per tutti i folletti, era la giusta occasione per uscire e passeggiare liberamente senza destar sospetto e per i loro figli era una gioia immensa…. maggiori informazioni
La narrazione di una fiaba ed il gioco, sono strumenti importanti che permettono all’adulto di comunicare e di entrare a far parte del fantastico mondo dell’ infanzia.
Ascoltare una storia e giocare con i personaggi protagonisti, consente al bambino di usare le sue emozioni e sensazioni e di trasferire attraverso il gioco le esperienze reali nella fantasia, un posto protetto dove non si ha paura di nulla.
La fiaba stimola la creatività, alimentando la dimensione fantastica e riuscendo a scandirne la differenza con la realtà, in ogni fase di crescita.
La possibilità di immedesimarsi con i personaggi EROI, offre lo spunto ideale per superare piccoli conflitti comportamentali, fa sperare sempre nel lieto fine e fa nascere intimamente il senso del buono e del bello .
Anche l’adulto vive un divertimento puro e profondo. Narrando una fiaba infatti si sente di nuovo piccino,si perde nel gioco e nella fantasia, fa riaffiorare le emozioni nascoste con il passare del tempo…..
Possono mancare nell’esperienza di ogni persona fiabe e personaggi che insegnano valori e vivono in modo spensierato? Ci si può negare la speranza di sognare almeno per un po’ in un mondo quasi perfetto?
Sicuramente NO…..per questo motivo giochi, spazi e momenti dedicati a questa dimensione diventano preziosi aiuti che permettono ad ognuno di ritrovare il proprio rifugio….nella fantasia.
Buon divertimento!!!
Silvia Ferrari
LE CURIOSITA’ DELL’ AUTRICE……
Caro amico, ti sei divertito?
Quale filastrocca ti è piaciuta di più e perché?
Sapresti impararne una a memoria?
Quale?
Hai qualche suggerimento da darmi per scrivere una nuova storia?
( Personaggi, luoghi, ecc…..)
Per la tutela della tua privacy, il questionario compilato può essere lasciato anonimo e riconsegnato in biblioteca negli orari di apertura. Provvederò a ritirarlo personalmente.
Se mamma e papà te lo consentono, puoi indicarmi solo il tuo nome e la provenienza ( es: Silvia – Valera Fratta ).
Apprezzerò ogni consiglio e forse in futuro….ci sarà una bella sorpresa!!!
Ciao e grazie.
Silvia Ferrari
La scuola è il luogo in cui il processo di crescita di un individuo si arricchisce ed insieme alla famiglia acquisisce nuove conoscenze da usare nelle diverse situazioni.
Ma anche la scuola oggi attraversa un momento di grande incertezza, tra la perdita di autorevolezza e la fatica a stare al passo con i tempi.
I bambini ed i ragazzi, in classe arrivano sempre accompagnati dai problemi delle loro famiglie o dalla loro solitudine.
L’utenza è cambiata, i ragazzi stranieri si mischiano alle nostre culture e tradizioni creando sicuramente arricchimento, ma talvolta disorientamento.
Grazie all’ultima riforma, si cerca di offrire una didattica innovativa, per competenze, dove a cambiare sono le metodologie per andare incontro al mondo dei ragazzi, il mondo in cui loro sono nati. A scuola non più solo contenuti, ma connessioni interdisciplinari ed interculturali.
Penso che sia necessario prima di tutto credere nel ruolo educativo degli insegnanti, a sostegno e guida in supporto alla famiglia.
Nella realtà in cui vivo e lavoro, ci sono famiglie con diverse caratteristiche e molti genitori hanno bisogno di un aiuto perché realmente sono disorientati, anche a causa delle varie separazioni che si sono fatte strada nella nostra società rispetto al passato.
Insieme, noi insegnanti ci siamo imposti di riprendere la funzione educativa, nobile ruolo da tempo sommerso che non può essere trascurato. Ci siamo posti come obiettivo di essere fermi su alcuni principi morali, civili ed emotivi, per provare a riseminare ciò che è andato perduto.
Come un contadino che più volte attende il raccolto, con fiducia e speranza, anche noi aspetteremo di raccogliere i frutti dall’albero della vita, con perseveranza, passione e dignità.
Prendendo spunto da Don Milani, dovremmo intendere anche noi la parola come strumento di uguaglianza, per consentire ad ognuno di esprimere le proprie opinioni ed orientare l’educazione all’intelligenza, al gusto del bello, al sapere, al riscoprire i veri valori.
Sono fiduciosa, penso che si riuscirà a restituire all’educazione il posto che merita, in ogni aspetto, in ogni agenzia educativa.
La storia e la natura ci insegnano che tutto torna, proveremo allora ad assecondare i nostri ideali e scoprire un giorno di aver contribuito, anche solo per un pezzettino, a far fiorire l’albero della crescita umana.
Silvia Ferrari