Silviastrocche - Silvia Ferrari

Autrice / Educatrice

Un saluto alla classe quarta

150 150 Silvia Ferrari

Un saluto speciale cari “uccellini”

Cari bambini, vi lascio un saluto

tanto affetto ho da voi ricevuto,

abbiamo iniziato insieme piccini

ma siete cresciuti, cari uccellini.

Abbiamo vissuto tante emozioni

gioia, tristezze e cantato canzoni,

grazie per tutti gli abbracci e i sorrisi

e i bei momenti da noi condivisi.

Abbiamo imparato ad esser felici

e ora noi siam diventati amici,

io con le rime di questa poesia

a tutti regalo la mia fantasia.

Usatela sempre per imparare

per vivere, amare, saper apprezzare,

donatela a tutti perché servirà

a riempire il mondo di felicità.

Vi voglio bene!      

L’amicizia preziosa

150 150 Silvia Ferrari

Una parola antica e preziosa

colora il mondo d’azzurro e rosa,

con l’amicizia si uniscon persone

grandi e piccini di ogni nazione.

 

Si cerca o spesso arriva per caso

e va curata in un limpido vaso,

con l’amicizia si prova allegria

perché si resta in compagnia.

 

Un vero amico ha grande valore

che ti rimane sempre nel cuore,

con  l’amicizia scopriamo emozioni

tra mille giochi, sorrisi e canzoni.

 

L’amico consola e sa rispettare

tempi e momenti per poi parlare,

con  l’amicizia  la vita è più bella

e tutto brilla come una stella!

Una rosa per te mamma

150 150 Silvia Ferrari

Cara mamma mi hai dato la vita

con tutto l’amore e gioia infinita,

sono sempre in tua compagnia

porti emozioni e tanta allegria.

 Cara mamma fai tutto per me

è bello restare sempre con te,

mi soccorri e mi aiuti ogni giorno

cerchi bellezza in ciò che sta intorno.

Cara mamma per me sei speciale

un dono fantastico e reale,

Il tuo sorriso è luccicante

brilla più di un grande diamante.

Cara mamma, la mano ci stringiamo

grazie per tutto quel che viviamo,

ti dono una rosa e questa poesia

ti voglio bene mammina mia!

 

Il pesciolino Nozene

150 150 Silvia Ferrari

In un fiume nuotavano tanti pesci colorati e il giovane  Zenone ogni giorno si recava in un punto preciso vicino ad un’ insenatura per pescare alcuni pesci e regalarli alle persone che in paese avevano bisogno. Un giorno intravide nell’acqua un pesciolino molto particolare, diverso da tutti gli altri ma curioso di saltare in superficie per farsi vedere.

Zenone allora tentò in tutti modi di avvicinare la canna da pesca a quel pesciolino ma senza riuscire a pescarlo. Alcuni  bambini sulla riva del fiume gli dissero: “Lascialo perdere quello è un pesciolino un po’ pazzerello non si fa prendere da nessuno e tutti gli altri pesci nuotano lontano da lui perché sicuramente c’è qualcosa che non va. È strano, diverso, noi non riusciamo a capirlo”.

Zenone allora rispose a quei bambini che avere qualcosa di diverso non significa essere  sbagliato, ma semplicemente avere delle caratteristiche personali e uniche in grado  di valorizzare una persona o un animale per quello che vale, come nel caso del pesciolino.

Allora un bambino proseguì dicendo: “Sai, prima di tutto il suo colore è molto strano perché non è uno solo ma sembrano miscugli e sul dorso ha delle placche tipo bottoni o tappi, non saprei.”

Proseguì un altro bimbo: “ Vedi le pinne sono di un colore ancora diverso una più lunga  e una più corta e la bocca poi non è certo come quella di tutti gli altri pesci”.

Zenone allora chiese ai bimbi di sedersi in cerchio attorno a lui e iniziò raccontare una storia che parlava di un bambino vissuto molti anni prima proprio in quella zona.

Il bambino si sentiva diverso proprio come il pesciolino ed era escluso da tutti, nessuno lo faceva giocare ma lui non perdeva l’occasione per sorridere e per uscire a divertirsi. Un giorno un gruppetto di bambini presuntuosi lo infastidì parecchio e il bambino chiese aiuto ad altri ragazzini che si trovavano a giocare nel campo vicino.

Per fortuna uno dei bimbi capì e gli disse di non preoccuparsi perché da quel momento avrebbe potuto stare con il suo gruppetto di amici. Erano infatti bimbi disponibili, che lo avevano accolto e accettato da subito, facendolo sentire amato, non diverso ma capito e coccolato, valorizzato.

Passavano i giorni e il bimbo considerato diverso aveva trovato amici veri con cui trascorrere il tempo libero e chi lo aveva preso in giro, rimaneva ora  lontano a guardare con stupore.

Dopo il racconto di Zenone, i bambini vicino al ruscello capirono che per il pesciolino era la stessa cosa: sarebbe stato più saggio scegliere di valorizzare le sue differenze anziché pensarle come a difetti. Tante volte quando non si conoscono bene le cose, le persone o le situazioni si tende a giudicare anziché ascoltare e apprezzare.

Tutti avevano il desiderio di accettare e apprezzare il pesciolino e si misero d’accordo per incontrarsi il pomeriggio seguente con le loro canne da pesca al fiume.

Come ogni giorno, videro il pesciolino che saltava fuori dall’acqua ma invece di nascondersi perché schizzava, applaudivano e lo incoraggiavano a saltare più in alto e gli altri pesci, vedendo il comportamento dei bambini, fecero lo stesso.

Arrivò Zenone e felice di aver lasciato il suo insegnamento a quei bambini, preparo la sua canna e restò ad aspettare. Quel giorno  riuscì a pescare tantissimi pesciolini da regalare alle persone del paese, anche i bambini si posizionarono con le loro canne da pesca, ma nessuno voleva pescare il pesciolino diverso perché pensavano che per quel fiume fosse una risorsa importante, un’attrazione, qualcosa di speciale da tutelare.

Da quel giorno i bambini decisero di chiamare il pesciolino Nozene, che per loro significava nuova emozione e generosità. Emozione perché grazie al racconto di Zenone avevano imparato ad apprezzare le differenze. Generosità perché con lo spirito libero, propositivo, tutti erano riusciti a pescare molti pesci da regalare alle famiglie bisognose.

Oggi, passando per quella insenatura, possiamo vedere con l’aiuto della nostra fantasia qualcosa di colorato e luccicante guizzare fuori dall’acqua. I bambini rimangono a guardare sperando di vedere il pesciolino Nozene, ormai diventato una leggenda e un esempio di bene comune.

Con un filo e un ramoscello puoi pescare anche tu emozioni, fantasia e affetto da donare a chi vuoi, per rendere il mondo un posto migliore in cui è bello trovare amici nuovi e unici.

                   Illustrazione di Jessica Bassan

La festa di Primavera

150 150 Silvia Ferrari

 

Nel bosco i preparativi per organizzare la festa di primavera erano ormai iniziati da alcuni giorni e il coniglietto Pippi era il responsabile di quella organizzazione apparentemente facile ma in realtà molto elaborata.

Bisognava occuparsi di preparare cibo a sufficienza per tutti, assicurarsi che i fiori non fossero calpestati e nascondere per bene alcuni oggetti per consentire a tutti gli animaletti del bosco di giocare a caccia all’oggetto.

Nel bel mezzo dei preparativi all’improvviso un acquazzone rovinò i fiori, i cartoncini che erano stati preparati per decorare il tavolo con le vivande e tutti i partecipanti alla festa di primavera erano tristi perché non avrebbero più potuto divertirsi.

Dopo un momento di preoccupazione  e dopo l’acquazzone, il coniglietto Pippi radunò tutti gli animaletti del bosco e disse: “Amici miei, non facciamoci prendere dalla delusione, è vero questa pioggia ha rovinato i preparativi per la nostra festa ma siamo ancora in tempo a rimediare se lavoreremo uniti! Il bello di essere qui è che siamo insieme e riusciremo a sistemare tutto se lavoreremo dividendoci gli incarichi. Vedrete, la nostra festa di primavera sarà bellissima, apprezzata da tutti gli animaletti e coinvolgeremo anche chi di solito in questa stagione vuole stare in disparte”.

Pippi chiese alle farfalle di volare e di prendere i cartoncini bagnati, di portarli in un prato e stenderli ad asciugare, poi chiese a due scoiattoli di cercare nocciole, semi e altre prelibatezze per sistemare il tavolo della merenda.

Lui e gli altri coniglietti si sarebbero occupati  delle sedie e dei giochi che andavano puliti e asciugati. Lavorarono tutti per molto tempo e dopo alcune ore la festa di primavera sembrava aver ripreso forma e colore. C’era un profumo delizioso che proveniva da semi e  dolci, le farfalle dopo aver steso al sole i cartoncini li avevano appesi agli alberi in modo davvero creativo, formando un quadrato che decorava i tavoli e le sedie racchiudendoli come in una cornice.

Arrivarono molti uccellini e altri animaletti dalle parti più lontane del bosco, pronti a festeggiare la primavera.

Che felicità!

Dopo aver mangiato, cantato, volato e ballato, Pippi propose un gioco per rendere la festa ancora più bella.

Il gioco si chiamava “Trova i pezzi del fiore” e dopo aver diviso i partecipanti in tre squadre, spiegò che ogni squadra avrebbe dovuto trovare due petali dello stesso colore e portarli al punto di ritrovo per comporre un fiore colorato. I petali erano stati ben nascosti dagli uccellini.

Pippi diede inizio al grande gioco, pian piano le squadre trovarono i petali e con grande gioia riuscirono in breve tempo a comporre un fiore con petali rossi, azzurri e rosa.

Il fiore era il simbolo della forza, dell’unione, della bellezza. Uniti si crea qualcosa di unico e bello, un pezzo alla volta, con pazienza e coraggio, proprio come nella vita, che ci regala occasioni per condividere esperienze ed emozioni riscoprendo il bello di ogni piccolo momento insieme.

Al tramonto, Pippi e gli animaletti del bosco, stanchi ma felici, riordinarono il luogo in cui si era svolta la festa di primavera, ricordando con il sorriso e con il cuore colmo di emozione la fantastica giornata trascorsa insieme.

Buona primavera a tutti!

Allegra Pasqua

150 150 Silvia Ferrari

C’è un coniglietto rosa e carino

salta felice nel mio giardino

ha un bel cesto giallo e dorato

colmo di uova di cioccolato.

 

Un nascondiglio deve cercare

perché i bambini possan giocare

ad una caccia primaverile:

quella alle uova nel mese di aprile.

 

Ora è già tutto organizzato

il coniglietto è emozionato

la Pasqua arriva e ci porterà

giochi, colori e serenità.

 

Pasqua è un momento da viver felici

con la famiglia e i più cari amici

la Pasqua allegra porti bontà,

dolcezza, pace e felicità.

 

 

I colori dei tulipani

150 150 Silvia Ferrari

La primavera regala colori, emozioni, segna la rinascita, la fioritura della natura e dell’anima!

Ogni colore è associato a un messaggio motivante e incoraggiante. I tulipani realizzati con origami, possano riempire la vita di novità ed energia.

Scegli il colore, realizzane alcuni  e dopo averli  confezionati, donali a chi vuoi.

Buona primavera!

 

Rosso – “La forza”
La volontà di tentare e provare ti accompagni per tutta la vita fino a raggiungere i tuoi obiettivi.

Giallo – “La luminosità”
Ogni giorno sia una buona occasione per dare luce e valore alle tue esperienze.

Azzurro – “La calma”
Con la calma otterrai ciò che desideri, agisci  senza fretta,  pensa, rifletti, aspetta e tutto si sistemerà o accadrà …

Lilla – L’armonia”
Trova sempre il modo di bilanciare i sentimenti contrastanti. Solo così ci sarà armonia nella tua vita e ogni giornata sarà serena.

Verde – “La freschezza”
Ci siano sempre per te idee e comportamenti leali e leggeri per vivere con freschezza ogni momento.

Blu – “La profondità”
Prova a far emergere dal profondo del tuo cuore i sentimenti più nascosti e vedrai che bellezza!

Arancione – “La creatività”
Vivi ogni momento con creatività, per trasformare ciò che vivi in gioia personalizzando le tue giornate e rendendole speciali con le persone che ami.

Viola – “Il coraggio”
Per combattere le paure e per portare cambiamenti  serve il coraggio, cercalo, tienilo nel tuo cuore e manifestalo nelle tue azioni.

Bianco – “L’accoglienza”
Porgi la mano a chi arriva, a chi hai vicino, a chi ha bisogno di aiuto e accogli accettando tutti così come sono.

Rosa – “La Bellezza”
Ricorda sempre di apprezzare la tua bellezza dentro e fuori, la bellezza negli altri e la bellezza del mondo.


 

Uno speciale pesce d’aprile

150 150 Silvia Ferrari

Un grazioso pesciolino

con il corpo piccolino

se ne stava allegramente

a burlarsi della gente.

Tra uno scherzo e una risata

trascorreva la giornata,

fino ad oggi il primo aprile

scherzo aveva nel barile.

Questa volta avrei pensato

ad un pesce trasformato,

che ci dia spensieratezza

e allontani la tristezza.

Niente scherzi, né risate

niente polvere di fate,

ma un messaggio dedicato

al periodo qui narrato.

Resto in casa e con un foglio

grande come e quanto voglio

provo un pesce a disegnare

per poterlo far parlare…

Le sue frasi porteranno

la speranza in questo anno,

siam lontani ma vicini

dai più grandi ai più piccini.

Quindi forza a preparare

un bel pesce per lanciare

un messaggio di speranza

come fosse in una danza.

Parole in vacanza

150 150 Silvia Ferrari

La lunga estate invita tutti a tascorrere giorni all’insegna del riposo e del divertimento dopo un anno di lavoro intenso. In particolare questo periodo in coda all’emergenza sanitaria che ci

Un dono prezioso

150 150 Silvia Ferrari

C’è una goccia piccolina

tutta rossa, che carina,

la paura ha superato

e coraggio ha dimostrato.

 

Con le amiche si è riunita

per salvare un’altra vita

ha scoperto che donare

vuole dir sempre aiutare.

 

Con un dono assai prezioso

ogni giorno è favoloso

AVIS dona con il cuore

così scorre tanto amore.