Silviastrocche - Silvia Ferrari

Autrice / Educatrice

Gli articoli

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Determinativi, indeterminativi, partitivi.

Completa le frasi 

 

1) ……giorno ho visto ….  squalo.


2) …..mio amico ha ….. palla.

3) Vuoi …..cioccolato?

4) A casa mia c’è …. pane.

5) ….mia amica si chiama Lisa.

6) Io ho ….. amici.

7) Lmie amiche sono belle.

8) A casa ho delle caramelle.

9) Mangio spesso i panini.

10) In cielo vedo gli aquiloni.

11) Nel giardino ho l’albero di mele.

12) Ho visto un’aquila.

13) Chiudo i pacchetti con dello spago.

14) spesso bevo della cioccolata calda.

15) Io ho un fratellino, si chiama Marco e ha un anno.

16) Lo zio di Lorenzo abita in Sicilia.

17) L’amica di mia zia si chiama Tatiana.

18) Vuoi dell’uva?

19) Io ho un astuccio rosso.

20) Gli alunni di classe terza sono dei veri campioni!

Educazione civica

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C’è una parola molto importante
per tutti quanti è strabiliante:
EDUCAZIONE che poi vuol dire
portar rispetto e saper capire.

La gentilezza verso la gente
ed il rispetto per l’AMBIENTE,
se in modo civile noi agiremo
sempre felici insieme saremo.

Ad aiutarci tanti STRUMENTI
smartphone, computer son divertenti,
a casa e a scuola la tecnologia
tutto trasforma con allegria!

Aggettivi qualificativi 1

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Frasi con gli aggettivi:

1) Io ho tre bracciali. (agg. Numerale).

2) Questa bottiglia di acqua è mia. (agg. Dimostrativo – agg. Possessivo).

3) Tu sei più veloce di me (agg. Qualificativo, comparativo di maggioranza).

4) Io sono più grande di te (agg. Qualificativo, comparativo di maggioranza).

5) Quando compi gli anni? (agg. Interrogativo)

6) Io ho un gatto extra grande (agg. Qualificativo, superlativo assoluto)

7) Io ho quattro cagnolini più piccoli dei tuoi (agg. Numerale – agg. Qualificativo comparativo di minoranza – agg. Possessivo)

8) Tua sorella è molto carina ( agg. Possessivo – agg. Qualificativo)

9) Alcuni pesci sono grandissimi (agg. Indefinito – agg. Qualificativo di grado superlativo assoluto)

10) Questo albero è il più grande della città. (agg. Dimostrativo – agg. Superlativo relativo)

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 FORMA ATTIVA:   

IL SOGGETTO COMPIE L’AZIONE ( Il gatto mangia la mela –  il gatto SOGG / mangia = PV / la mela = c oggetto)

 

FORMA PASSIVA:

 L’AZIONE VIENE SUBITA DAL SOGGETTO ( La mela è mangiata dal gatto – la mela = SOGG / è mangiata = PV / dal gatto= compl. d’agente)

 

FORMA RIFLESSIVA:

L’AZIONE CADE SUL SOGGETTO CHE LA COMPIE – nella frase ci sono le particelle pronominali:
MI – TI – CI – VI

 

 

Facile e bello parlar di pace

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Facile e bello parlar di pace

è una parola che a tutti piace,

quando c’è pace noi siamo felici

nel mondo intero restiamo amici.

 

A volte la pace viene a mancare

qualcuno la guerra vuol dichiarare,

tra bombe e fucili nasce l’orrore

e niente ha più lo stesso colore.

 

La pace di bianco e azzurro vestita

cammina per mano e dolce è la vita,

la guerra ha un grigio e nero mantello

nasconde il mondo e tutto il suo bello.

 

Oggi la pace insieme cerchiamo

in un sorriso o un gesto che amiamo,

gridiamo a tutti niente più guerra

viva la pace in tutta la terra!

 

 

Ciao Marzo!

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Occhi verdi, sguardo vibrante

sono un mese curioso e danzante.

Mi chiamo Marzo e a volte ho timore

che non appaia un candido fiore.

 

Ho per amico un comodo ombrello

che apro e chiudo se il tempo è bello.

La rondinella sta per tornare

ed il suo nido dovrà intrecciare.

 

Io le regalo primule e vento

semi di fiori in ogni momento.

Nuvole bianche faccio danzare

perché con tutti voglio giocare.

 

Basta un sorriso a crear l’allegria

tutto trasformo in dolce armonia,

io sono Marzo e  spero ogni giorno

che sia felice chi mi sta intorno!

Ci sia pace, non la guerra!

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Ho lasciato il mondo fuori dal portone

regalando a tutti i bimbi un’occasione,

Carnevale è entrato aprendo mille porte

tra il pensiero della guerra così forte.

 

Le preghiere che si intrecciano a canzoni

ora destano tra i bimbi le emozioni,

se vogliamo vita e gioia sulla terra

ci sia pace in questo mondo, non la guerra!

Una sorpresa speciale per Carnevale

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Due amici, Marinella e Gioacchino, in occasione del Carnevale organizzarono uno spettacolo  al teatro “Luna” con canti e balli per far divertire tutti i presenti. Erano travestiti, con maschere, abiti unici e colorati.

Che bello vedere chi si muoveva in modo buffo, chi saltava, chi faceva i movimenti degli animali. Poi smorfie con il viso, canti divertenti e sorrisi luminosi.

Al termine dello spettacolo, tra gli applausi del pubblico, Gioacchino  andò a spegnere tutte le luci del teatro senza farsi vedere da nessuno. Per un attimo salì la tensione. “Che succede?” – chiesero in molti. Ma nel momento in cui le luci si riaccesero, il palco era vuoto. Marinella spiegò che Gioacchino avrebbe dovuto portare un cestino con una sorpresa colorata, ma era accaduto qualcosa. Così, andò a controllare dietro le quinte e trovò Gioacchino con il cestino vuoto che piangeva. “Cosa è successo?” – chiese Marinella. L’amico le rispose che alcuni ragazzini lo avevano spinto a terra e avevano rubato il contenuto del cestino, coriandoli e stelle  filanti,  per andare a divertirsi. Ma ora in teatro niente divertimento, perciò ci voleva una buona idea.

Marinella vide tanti fogli colorati su un tavolino in un angolo, così iniziò a ritagliare delle strisce e dei cerchi. “Ecco qui, coriandoli e stelle filanti realizzati per l’occasione!”

All’annuncio del ritrovamento di Gioacchino, il pubblico in sala attese l’arrivo dei due amici sul palco e tutti ammirarono un’esplosione di stelle filanti e coriandoli. Colori scintillanti avvolsero  i  presenti in teatro.

Che bella sorpresa di Carnevale!

Marinella e Gioacchino poi, proposero di continuare la festa  al ristorante “Salsa piccante” per festeggiare quella magica serata di allegria.

Occuparono tutti i tavoli e all’improvviso, si presentarono i ragazzi che avevano spinto Gioacchino. Avevano il cesto di coriandoli e stelle filanti. “Ci dispiace molto, puoi perdonarci? “. Gioacchino e Marinella si guardarono ed entrambi sorrisero, accolsero i ragazzi alla festa  e scelsero dal menù la pizza “Arlecchino divertente” che era stata inventata proprio per l’occasione.

Era farcita con moltissimi ingredienti e ognuno avrebbe potuto aggiungerne altri. Come dolce gustarono chiacchiere e frittelle, accompagnate da bibite fresche. La serata proseguì con canti, balli e poesie di Carnevale.

La sorpresa di Carnevale era stata strepitosa per grandi e piccini, i ragazzi dispettosi avevano capito il loro sbaglio e avevano rimediato, unendosi alla festa e alla magia!
Il  Carnevale aveva donato allegria a tutti trasformando quella serata nel momento più divertente dell’anno.

 

Per fare una festa

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Per fare una festa di Carnevale

ci vuole un inizio ed un ………….

Per fare una festa ci vuole allegria

e un grande sorriso ……………….

 

Per fare una festa con balli e ………….

ci vogliono ………… e tante emozioni.

Per fare una festa con travestimenti

ci vogliono ………………………………..

 

Per fare una festa che sia divertente

ci vuole ……………….……………………

Per fare una festa ci voglion ………

e mangeremo  …………………………

 

Per fare una festa ci vuole allegria

ed ogni maschera …………………..

per fare una festa di Carnevale

……………………………………………

 


 

Oggi non riesco proprio a completare la poesia, mi serve il tuo aiuto.

Completa con le parole in rima baciata, osserva il testo, un verso si ripete sempre. Qual è?

Come si chiama la figura retorica usata in questa poesia?

Buon lavoro e buon divertimento!

Non è diversità, è vitalità

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Impara in fretta questa poesia

è un messaggio di vera energia,

potrai trovare la felicità

nell’apprezzar le diversità.

 

In ogni vita qualcosa è diverso

chi per un senso o per altro verso,

ciò che dobbiamo però ricordare

è rispettare e saper apprezzare.

 

Porta ricchezza la diversità

riempie gli sguardi di vitalità,

riempie la vita di grandi valori

e i nostri cuori di mille tesori!