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Fantasia in poesia

150 150 Silvia Ferrari

Questa mia breve, strana poesia

è la più insolita che ci sia,

parla di tutto o forse di niente

parla di ciò che pensa la gente.

 

Ci son parole in rima baciata

che danno senso alla giornata,

sì, la poesia è proprio questo

la fantasia farà tutto il resto.

 

Così mangiando pasta e polpette

tutte le rime saran perfette

conosceremo nuove parole

che gireranno in tutte le scuole.

 

Ma nelle scuole ci son bambini

che son preziosi più di zecchini

e sanno bene che la fantasia

è una stupenda e strana magia!

 

 

 

 

 

La pazienza

150 150 Silvia Ferrari

La pazienza mi chiamò

tutto il giorno mi aspettò

verso sera poveretta

scappò via in tutta fretta,

ma il mattino si pentì

e tornò di nuovo qui…

Finalmente mi trovò

e con calma mi parlò

io rimasi ad ascoltare

quel che avrei dovuto fare.

Diventammo grandi amici

e ora siamo più felici !

Poema preistorico

150 150 Silvia Ferrari

All’origine del mondo

nulla c’era sullo sfondo,

solo una gigante palla

rossa, arancio, verde e gialla.

 

Il Big Bang l’ha poi scoppiata

e la Terra si è formata,

Paleolitico è iniziato

e con lui anche l’uomo è nato.

 

Primo ominide scavato

fu di donnna ritrovato

lei sa correre e scappare

e col pollice afferrare.

 

Homo Habilis appare

lui che cosa potrà fare?

Con un po’ d’intelligenza

crea utensili da scienza.

 

Homo Erectus ha scoperto

l’elemento a cielo aperto:

caldo fuoco per scaldare

cucinare e illuminare.

 

L’homo Sapiens ha viaggiato

perché il clima era cambiato

prima  caccia e  poi cucina

grandi mucche o selvaggina.

 

Donne san cucir vestiti

con attrezzi più appuntiti,

nelle grotte che stupore

i disegni  ed il colore.

 

Col  Neolitico però

tutto quanto poi cambiò

pietra, ferro e la natura

regalò l’agricoltura.

 

Fu così che piano piano

prima il cranio poi la mano

l’uomo con l’evoluzione

migliorò la situazione.

 

Oggi tutti noi sappiamo

perchè a scuola lo studiamo,

tutti questi avvenimenti

ci hanno reso più sapienti!

 

 

 

 

 

Il serpente divertente

150 150 Silvia Ferrari

C’è un serpente un po’ sbadato

perché ha perso dentro a un prato

la sua coda lunga e liscia

ed ogni lettera che striscia.

Lui tra l’erba ha inciampato

e la ESSE ha tralasciato,

se n’è accorto verso sera:

coda non aveva intera!

Ora Erpente si nasconde

tra le lumachine bionde

ma di notte le furbette

la sua E tagliano a fette!

Così Rpente al nuovo dì

fugge in fretta via di lì,

ma la ERRE si è staccata

per la corsa inaspettata.

Poverino questo Pente

ora non ricorda niente,

chiede aiuto a un usignolo

che la P gli ruba in  volo.

Ente adesso è disperato

anche il gatto l’ha guardato

che con mosse e cento appigli

la sua E mette agli artigli.

Nte certo suona male,

è il suo nome sul finale

così parla con la gru

e la ENNE cade giù.

Te non vuole dire niente

ride forte anche la gente,

ma un bambino intenerito

disegnato gli ha il vestito!

Ci son lettere perfette,

alte, lunghe, larghe o strette,

le sistema ben vicino

sulla pelle al serpentino.

L’animale rincuorato

legge il nome completato,

ora striscia allegramente

perché è proprio un bel SERPENTE !

 

 

 

Lupo Lupastro

150 150 Silvia Ferrari

 

C’era una volta nel bosco nero

un grosso lupo cattivo davvero,

in molte storie è stato citato

ma ora tu sai dov’ è andato?

Il cacciatore di Cappuccetto

quando l’ha visto ha premuto il grilletto,

con il fucile forte ha sparato

ma il grosso lupo non fu ritrovato.

Tre porcellini l’han fatto calare

giù dal camino per farlo bruciare,

e nel fuggire in fondo alle scale

nessuno ha più visto quell’animale.

Sette capretti l’hanno temuto

poi con l’inganno hanno ceduto,

solo il più piccolo si era salvato

e ha ritrovato i fratelli in un prato.

C’era nel bosco un furbo bambino

lo conoscete, certo, è Pierino!

Forte ha gridato: “ Il lupo, aiuto!”

ma più nessuno gli ha creduto.

 

Io, camminando per il bosco,

vicino a un albero che non conosco

ho visto seduto sopra il grano

un animale molto strano.

Sembrava un lupo, allora ho pensato:

“Eccolo è lui, l’ho ritrovato”

Lupo Lupastro non mi guardava

era lì fermo e non camminava.

Il caro Lupastro mi ha visto arrivare

così ha iniziato a raccontare,

ha la memoria un po’ arrugginita

e la sua cosa è abbrustolita.

Al posto di zampe ora ha le ruote

e le sue tasche son sempre vuote.

Dopo la storia dei caprettini,

lupo Lupastro non ha più i canini.

Il folto pelo faceva scintille

che riflettevano nelle pupille,

questo perché i tre porcellini

misero in pentola dei brillantini.

Di Cappuccetto non vuol parlare

il lupo vuole solo dimenticare

e di  Pierino che tanto ha chiamato

non ha notizie dall’anno passato.

Lupo Lupastro ora è invecchiato

molti bambini ha spaventato,

ora riposa e ride di gusto

sotto il suo albero ad alto fusto.

Chi nelle storie di lui narrava

lo descriveva nero e ululava,

lupo Lupastro esiste davvero

ma  il suo pelo è rosso, non nero!

Attende e spera che qualche scrittore

racconti di lui cambiando il colore,

lupo Lupastro forse ha capito

quel brutto tempo ora  è finito.

Ora vi lascio con la certezza

di avere fatto un po’ di chiarezza,

in mezzo al bosco vive beato

non fa paura, ora è invecchiato.

Se un bel dì lo vorrai  salutare

chiudi gli occhietti e fatti guidare,

nel grande bosco della fantasia

così di Lupastro sarai in compagnia!

 

 

 

 

 

 

 

 

Arte e sport 2020

150 150 Silvia Ferrari

Un’antica tradizione

ci accompagna dal passato

tra esercizi ed attenzione

ogni  corpo è ben curato.

Molti  sport e discipline

dai ragazzi praticate

e da tutte le panchine

passan liete le giornate.

Ma da un mese son bloccati

gare, danze e allenamenti

tutti noi ci siam fermati

stiamo proprio molto attenti.

Questo virus ha frenato

danza, calcio ed ogni arte

ma nessuno ha mai scordato

di eseguir la propria parte.

Grazie ai bravi allenatori

che con gioia e con affetto

mandan spesso ai calciatori

i saluti in un pacchetto.

E i maestri danzatori

con messaggi  ai  ballerini

scaldan tutti i loro cuori

dai più grandi ai più piccini.

Ogni sport ed ogni arte

anche se ora  son lontani

stanno  uniti  in ogni parte

come fossero due mani.

Stiamo a casa, bene andrà

vinceremo la partita

poi con tutta la città

grideremo che “ è finita!”

Tutti a casa, senza scuola

150 150 Silvia Ferrari

Tutti i bimbi della scuola

sono a casa e il tempo vola

senza zaino e grembiulino

ma con il computerino.

Bimbi che non   son felici

perché senza i loro amici

ma restando un po’  in famiglia

ci si intende a meraviglia !

I più grandi in una stanza

fan didattica a distanza

chi va all’università

ora a casa studierà.

E le mamme finalmente

non si scorderanno niente

resteranno coi piccini

tra ravioli e pasticcini.

Porte chiuse, bocca stretta

perché il virus vola in fretta

ma con calma ed attenzione

cambierà la situazione.

Tornerà la nostra vita

giocheremo una partita

canteremo  sorridenti

e saremo più contenti.

Ma qualcosa cambierà

tutto si trasformerà

e nel cuore ci sarà

una gran felicità.

Ce la faremo

150 150 Silvia Ferrari

Passano i giorni e le settimane

albe e tramonti s’affacciano al cielo

penso  e ripenso a persone lontane,

a questo mondo coperto da un velo.

Niente più scuola né luoghi affollati

poco il lavoro nei centri d’affari

restando a casa siam  tutelati

messaggi e social ai nostri cari.

Ce la faremo, l’Italia scrive

come una forza, una preghiera,

in ogni cuore speranza vive

e il desiderio presto s’avvera.

Restiamo uniti, come in passato

ritroveremo i veri valori

anche se il mondo sarà cambiato

noi tutti avremo gli stessi cuori.

Ora non mancano  forza e pazienza

restando uniti ce la faremo,

così alla fine dell’emergenza

tutti alla vita sorrideremo!

8 Marzo 2020 … donna

150 150 Silvia Ferrari

Poche parole non posson bastare

quando di donna si vuol parlare,

questa poesia così è dedicata

ad ogni donna al mondo creata.

 

Donna è colei che un tempo che fu

disubbidì nel giardino a Gesù.

Ma con il tempo e l’ostinazione

ha migliorato la sua condizione.

 

Donna era schiava nell’antichità

senza diritti né dignità.

Oggi la donna si sveglia al mattino

fiera e orgogliosa del suo cammino.

 

Ci sono donne che fan carriera

escono all’alba e tornan di sera.

La donna è moglie, mamma, figlia

e tiene unita l’intera famiglia.

 

La donna spesso sa consolare

musica dolce è sentirla parlare,

con pazienza e un grande sorriso

la vita affronta in modo deciso.

 

Molti diritti la donna ha acquisito

ed ora tutti  lo hanno capito

fin da bambina va rispettata,

curata, accudita e tanto amata.

 

In questi giorni di preoccupazione

le donne portino consolazione

e sappiano  vivere sempre  la vita

con entusiasmo e gioia infinita!

 

 

 

 

 

 

Coraggio Lodigiano

150 150 Silvia Ferrari

C’è una zona in Lombardia

che da giorni si è fermata,

niente allarme a casa mia

ma quel virus l’ha stroncata.

Non c’è scuola, né lavoro

niente feste programmate

ma con forza e tutti in coro

noi riempiamo le giornate.

Servon calma e fantasia

un bel mucchio di pazienza,

quando il virus andrà via

grandi passi per la scienza!

Su, coraggio Lodigiano,

siam persone di valore

ora quel che più speriamo:

che domani sia migliore.