La borsa di Natale

La borsa di Natale

150 150 Silvia Ferrari

Era ormai arrivato il mese di dicembre e la piccola Lucia amava passeggiare all’ aria aperta, con sciarpa guanti e cappello per farsi accarezzare dal vento quasi invernale. Ogni pomeriggio passava a casa della nonna Anna per farsi preparare la merenda e poi si dirigeva verso il parco per sedersi sulle panchine a mangiare i biscotti magici preparati per lei e poi si dedicava a giocare con la neve, scivolare sui pattini, con la palla e con gli amici che incontrava. Lucia metteva la merenda nella tasca del cappotto, ma spesso arrivata al parco, si ritrovava poche briciole perché durante il tragitto qualcosa cadeva.

Lucia un giorno vide che dietro di lei camminava una bimba, era la nuova arrivata, Natalia e frequentava la sua stessa scuola. Timida e impaurita, si nascondeva per non farsi vedere quando Lucia la guardava, ma arrivata al parco Lucia si avvicinò e le chiese: “Ti va di condividere la mia merenda? Sono biscotti di Natale che mi ha preparato la nonna”. Il viso di Natalia dipinse un sorriso illuminante, le due bimbe iniziarono a mangiare biscotti e chiacchierare sulla panchina al centro del parco. Scoprirono di avere molte cose in comune, ad esempio entrambe amavano guardare il cielo stellato di sera e immaginare i nomi delle stelle, a tutte e due piaceva il Natale e Lucia scoprì che i genitori di Natalia lavoravano moltissimo nel mese di dicembre per aiutare le famiglie in difficoltà.

Parlarono poi dell’albero di Natale nelle loro case, addobbato con palline colorate, con nastri dorati e luci luminose. Tra le bimbe nacque una bellissima amicizia, tutti i giorni si divertivano moltissimo, soprattutto quando nevicava e il parco si riempiva di bambini impegnati a costruire pupazzi di neve di tutte le grandezze, con cappello e sciarpa rossa e bottoni neri.

Il giorno di Santa Lucia andarono entrambe dalla nonna che preparò una torta buonissima con il cioccolato e le pere e c’era anche un bel regalo confezionato in una scatola verde con nastro rosso per tutti i loro amici, portato nella notte dalla Santa. All’interno c’erano tante palline rosse per addobbare le case di tutti i bambini, le due amiche erano felicissime e corsero al parco a giocare fino a tarda sera.

Il giorno dopo Lucia non vide a scuola Natalia e non riusciva a rintracciarla neanche telefonicamente. A casa sua non c’era nessuno, forse la famiglia era partita all’improvviso. Aspettò ogni pomeriggio al parco il suo ritorno, quando finalmente il giorno della Vigilia, Natalia arrivò e spiegò a Lucia che aveva dovuto aiutare la mamma il papà con i regali per i bambini più bisognosi e senza famiglia.

Lucia allora chiese Natalia di poter contribuire, andò dalla nonna in cerca di una buona idea per fare un regalo a tutti i bambini.

Propose alla nonna di cucire una borsa con i simboli del Natale e dell’inverno, la nonna chiamò le sue amiche e cucirono per tutto il giorno tante borse che avrebbero riempito con biscotti e caldi vestiti. Ogni borsa aveva dei quadrati che raffiguravano le stelle, la neve, il pupazzo, gli alberi di Natale di Lucia e Natalia, il pacco regalo, le palline e infine la candela.

Quella sera, Lucia e Natalia con le loro famiglie e altre persone, illuminarono le strade del paese in cui vivevano con le luci delle candele e portarono ai bambini bisognosi la borsa di Natale, che conteneva tanto amore e solidarietà oltre ai biscotti e ai vestiti.

Quella sera, prese vita così la borsa del Natale, simbolo del dono e dell’aiuto verso gli altri, con immagini bellissime che suscitavano emozioni intense.

Il cielo era illuminato dalle stelle e le vie dalle candele delle persone che camminavano insieme per portare la gioia del Natale a tutti!

 

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