Tanto tempo fa all’origine del mondo le prime forme di vita nacquero proprio nell’acqua. Gli oceani, i fiumi e i laghi erano abitati da piante acquatiche come alghe, giunchi e ninfee. I primi animali furono i pesci, poi fu la volta degli anfibi, che potevano vivere sia in acqua che sulla terra. Poi comparvero i dinosauri, i mammiferi, fino ad arrivare a tutti gli animali che oggi conosciamo.
Di generazione in generazione però un animale d’acqua non smetteva di essere prepotente. Era lo squalo che insultava tutti i giorni il povero koala che viveva sulla terra. Lo squalo lo invitava a lasciare la spiaggia in cui lui e altri animali andavano a giocare. Questo odio si alimentò sempre di più e arrivò il momento in cui tutti gli animali che vivevano nell’acqua non sopportarono più gli animali che vivevano sulla terra. Il riccio litigava con il pesce gatto, il barracuda faceva i dispetti al tasso e alla mucca. Il pesce cane disprezzava il cavallo e l’orso, il granchio litigava con l’asino, la medusa allontanava il cane e nella confusione di un grande litigio un giorno gli animali che vivevano nel mare andarono a vivere sulla terra e quelli che invece abitavano sulla terra andarono a finire in laghi fiumi e oceani. Tutti stavano male, perché non erano nel loro ambiente ideale e così avevano davvero delle difficoltà. Il tonno e la carpa si riparavano all’ombra dei pini e delle betulle ma mancava l’acqua. La balena soffriva e non riusciva più a muoversi perché era impigliata tra i girasoli e betulle. Il lupo e il gatto cercavano di portare acqua in grande quantità ma non era mai sufficiente per loro. Tutti si lamentavano e la rana che passava da un ambiente all’altro con i suoi salti, non riusciva più a curare i malati.
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Silvia Ferrari
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