felicità

Il paese della felicità

150 150 Silvia Ferrari

C’era una volta, in una giornata piovosa , in un paesino di montagna una bambina di nome Felicità. La pioggia rendeva sempre tutti tristi, ma a  Felicità piaceva far divertire le persone. Quel giorno incontrò i suoi amici e li invitò a saltare con lei in una pozzanghera gigante.

Una bimba di nome Porcellana disse: “Non voglio saltare con voi, sono troppo elegante!” –  ma tutti gli altri non ci pensarono troppo, iniziarono a saltare nell’acqua e a divertirsi.  

Ad un tratto Felicità si trovò in un vortice insieme ai suoi amici: era un portale magico, una sorta di torrente che li stava trascinando a gran velocità. Alla fine si trovarono in un luogo meraviglioso e videro il cartello con scritto “Valle della felicità”.

Qui c’erano tanti fiori e animali bellissimi e felici che  giocavano sotto la pioggia, gareggiavano saltando nelle pozzanghere, si lanciavano gavettoni, si sfidavano alla gara delle barchette, facevano esperimenti con l’acqua, la rendevano colorata usando gli elementi naturali.
Felicità e i suoi amici vennero accolti da un gruppo di animali chiamati Bubbuciaccia che li fecero subito sentire a loro agio coinvolgendoli in questi giochi. Dopo la pioggia, videro in cielo un arcobaleno, capirono allora l’importanza di essere felici sempre, dai piccoli gesti agli avvenimenti speciali e intensi.

A fine giornata, attraverso il portale magico, tornarono nel loro paese e raccontarono l’ esperienza vissuta agli abitanti tristi. Anche loro capirono poco alla volta che con la pioggia o senza ci si può sempre divertire ed essere felici, che ogni momento può cambiare in meglio, può regalare sorrisi inaspettati e unici.
Da quel giorno la tristezza fu sostituita spesso dalla felicità e tutti gli abitanti furono un esempio per altri paesi e città.


20 Marzo — Giornata della felicità

Racconto pensato ed elaborato dai miei mitici alunni di classe quarta e presentato ai bimbi e bimbe di classe seconda.

Il nome degli animali può essere riscritto, reinventato, ripensato in base alla fantasia dei piccoli lettori.

Buona felicità

La felicità

150 150 Silvia Ferrari

La felicità arriva ogni giorno

e contagia chi ci sta intorno,

lo stato d’animo più ricercato

perché  il migliore  di tutto il creato.

 

La felicità arriva in famiglia

un raggio di sole tra  le tue ciglia,

lei guarda tutte le avversità

e soluzione con te troverà.

 

La felicità arriva al lavoro

dove  non serve una pentola d’oro,

ma la pazienza per costruire

un importante e sereno avvenire.

 

La felicità arriva a scuola

ma lì non è  una sola parola,

è un girotondo di sguardi e sorrisi

che a tutti regala  la luce sui visi.

 

La felicità è un amico sincero

a cui vogliamo bene davvero,

grandi emozioni e gioia nel cuore

se troveremo anche l’amore.

 

La felicità non sempre è capita

perché si teme sia già fuggita,

ma in ogni attimo lei è celata

rende speciale ogni giornata.

 

La felicità il tempo rispetta

arriva piano e senza fretta,

sa trasformare i sogni in realtà…

così la vita più bella sarà !

 

 

 

 

 

Un’esistenza felicemente imperfetta

150 150 Silvia Ferrari

“ Essere felici non significa che ogni cosa è perfetta.

Significa che hai deciso di guardare oltre le imperfezioni “ (Brahma Kumaris)

Ho trovato questa frase sul calendario e credo  sia adatta ad ogni giornata che si apre nelle nostre vite. Spesso cerchiamo la felicità e pensiamo di poterla raggiungere quando  possediamo beni materiali, oggetti che aumentano apparentemente la nostra gioia. Cerchiamo la perfezione quando questa in realtà non esiste , ma esiste un modo per essere felici, che è l’insieme di tante splendide e uniche imperfezioni. Le piccole cose, i piccoli momenti spesso ci suggeriscono importanti valori: un sorriso, un caloroso saluto , un consiglio, la vicinanza di una persona cara,un amico ritrovato , l’affetto dai familiari , la stima  nei nostri confronti e la nostra verso  agli altri.

La felicità si costruisce un’emozione dopo l’altra, facendo tesoro di ogni singolo attimo che ci fa stare bene prima di tutto con noi stessi e poi con gli altri.

La felicità va cercata dentro di noi, manifestata senza eccessi ma con la consapevolezza di dire: eccomi, sono qui, faccio del mio meglio per vivere la vita seguendo valori etici, morali e religiosi che mi arricchiscono, rendendomi ogni giorno una persona migliore.

E poi si sbaglia certo, ma non ci si ferma di fronte all’errore. Si riconosce, si affronta e si cerca di superarlo con la forza che arriva da noi, quella forza che ci rende felici se riusciamo a superare gli ostacoli. La forza  ci spinge a guardare oltre, ci consente di osservare ciò che viviamo e a trovare sempre un valido motivo per scoprirci felici.

La forza e la felicità sono scelte di vita e ci aiutano a ritrovare in ogni percorso la vera essenza del nostro essere, a guardare oltre, per scoprire la bellezza di un’esistenza felicemente imperfetta.