Un pomeriggio, Camilla stava camminando nel bosco con la sua amica Tina, quando all’improvviso sentì una dolce fragranza provenire da una piccola casetta tra cespugli di more. “Tina senti anche tu questo profumo?” – chiese all’amica. “Sì Camilla, lo sento, andiamo a vedere chi c’è in quella casa”.
Le due amiche giunte davanti alla porta d’ingresso, bussarono ed entrarono. Seduta al tavolo c’era una ragazza dai capelli viola, che stava preparando una bevanda. La ragazza fece accomodare le sue ospiti e disse loro: “Che bello, finalmente qualcuno viene a trovarmi, sono sempre qui sola. Mi chiamo Violetta, e voi?”.
Camilla e Tina indietreggiarono, volevano uscire di corsa perché furono assalite dalla paura, ma Violetta le pregò di rimanere.
“Non abbiate paura di me, tutti pensano che io sia una strega ma non è così, mi piace vivere nel bosco perché amo la natura e conosco molte erbe curative, quasi magiche. Gradite una tazza di tè?”
Camilla e Tina si sedettero con Violetta e iniziarono a bere quella bevanda luccicante, tanto gustosa e forse davvero magica. Camilla si sentiva un po’ strana e domandò alla bella signora cosa stesse succedendo. Anche Tina era curiosa di sapere come mai si sentisse così strana, come circondata da una luce e da un calore.
Forse davvero Violetta era una strega e aveva preparato quella bevanda per spaventare le due amiche, che si addormentarono profondamente. Entrambe, sognarono e nei sogni Tina riusciva ad affrontare senza paura i bulletti della classe che la prendevano in giro. Camilla invece parlava davanti a tutta la classe, esponeva un bellissimo lavoro di storia e tutti le facevano i complimenti.
Camilla e Tina, si ritrovarono misteriosamente a casa loro, nei loro letti, svegliate dal suono della sveglia e dalla voce della mamma. Non capivano cosa fosse accaduto, a scuola provarono a ricostruire quel che avevano vissuto nel bosco, a casa di Violetta. Decisero di tornare a farle visita quel pomeriggio ma non c’era nessuna traccia della casetta e neppure di Violetta.
Camilla e Tina si sentivano strane, avevano la sensazione di dover realizzare i sogni che avevano fatto dopo aver bevuto la magica bevanda di Violetta. Così fecero, era come se una forte energia le avesse avvolte e le spingesse a vincere le loro paure. Tina finalmente rispose e allontanò due suoi compagni prepotenti e Camilla chiese all’insegnante di poter presentare il suo lavoro.
Che magia! Violetta aveva regalato alle due amiche la fiducia in se stesse, la volontà di dire basta a ciò che le tratteneva e il desiderio di esprimersi al meglio.
Da quel giorno le due amiche, aiutarono altre ragazzine ad avere fiducia nelle proprie capacità, ricordando sempre le parole di Violetta: “La mia bevanda è magica, vedrete, saprà portarvi a riscoprire che la vera magia è dentro di voi!”