Nel bosco più profumato del mondo, sulle montagne più belle del mondo, vivono felici molti fiori che come ogni anno in primavera si danno appuntamento per rifiorire. Anche quell’anno, i primi fiori a lasciare traccia dei loro colori furono le primule.
La rossa Cleopatra mosse le sue foglie per sgranchirsi un po’. La bianca Nivea si strizzò gli occhi per guardarsi intorno e controllare che tutto fosse al solito posto.
La gialla Teodorina timidamente si schiuse, portando con sé il ricordo di lunghi pomeriggi trascorsi a dormire e sognare.
La viola Elena si posizionò al centro del cerchio. Matilde si presentò con sette starnuti dovuti alla sua terribile allergia alle querce.
A completare il girotondo di primule arrivò anche Aurora, quella arancione che aveva chiacchierato un po’ troppo con lo scoiattolo Fru Fru e per questo si presentò in ritardo suscitando agitazione e scalpore tra le altre amiche già pronte a farsi baciare dai primi raggi del sole di quella splendida giornata.
“ Oh, finalmente ora siamo al completo “ – disse Elena – “d’ora in poi si fermeranno tutti ad ammirare la nostra bellezza e sarebbe opportuno comportarsi bene, con garbo”.
In modo educato e composto, tutte le primule salutarono gli animali che passavano avendo cura di non muovere troppo i petali per non sciuparli.
La sera si addormentarono presto all’ombra del grande faggio e dormirono tutta la notte.