storia

Ricordi e futuro

150 150 Silvia Ferrari

Come ogni anno eccoci al giorno

in cui gli ebrei non fecero ritorno,

triste la sorte, atroce il finale

occhi ormai chiusi da tutto quel male.

 

Piccoli e grandi studiamo la storia

che resta viva nella memoria,

per ricordare all’umanità

che ogni persona ha una dignità.

 

Passano gli anni e il ricordo resta

di quella guerra, di quella tempesta,

riscriveremo un nuovo futuro

che sia complesso, ma lieto e sicuro.

Poema preistorico

150 150 Silvia Ferrari

All’origine del mondo

nulla c’era sullo sfondo,

solo una gigante palla

rossa, arancio, verde e gialla.

 

Il Big Bang l’ha poi scoppiata

e la Terra si è formata,

Paleolitico è iniziato

e con lui anche l’uomo è nato.

 

Primo ominide scavato

fu di donnna ritrovato

lei sa correre e scappare

e col pollice afferrare.

 

Homo Habilis appare

lui che cosa potrà fare?

Con un po’ d’intelligenza

crea utensili da scienza.

 

Homo Erectus ha scoperto

l’elemento a cielo aperto:

caldo fuoco per scaldare

cucinare e illuminare.

 

L’homo Sapiens ha viaggiato

perché il clima era cambiato

prima  caccia e  poi cucina

grandi mucche o selvaggina.

 

Donne san cucir vestiti

con attrezzi più appuntiti,

nelle grotte che stupore

i disegni  ed il colore.

 

Col  Neolitico però

tutto quanto poi cambiò

pietra, ferro e la natura

regalò l’agricoltura.

 

Fu così che piano piano

prima il cranio poi la mano

l’uomo con l’evoluzione

migliorò la situazione.

 

Oggi tutti noi sappiamo

perchè a scuola lo studiamo,

tutti questi avvenimenti

ci hanno reso più sapienti!